Oliver Tarvet giocherà Wimbledon da numero 719, ma perderà una valanga di soldi a causa di una regola

I tornei del Grande Slam del tennis raccontano sempre storie meravigliose, non solo quelle relative ai big, a quelli che vinceranno. Protagonista delle qualificazioni è stato un tennista inglese posizionato al numero 719 della classifica mondiale, il suo nome è Oliver Tarvet che dopo aver vinto tre partite si è guadagnato l'accesso al tabellone principale del torneo di Wimbledon. ora sfiderà un altro qualificato. In ogni caso rischia concretamente di non incassare totalmente il premio che gli spetta. Solo quello del primo turno ammonta a 77 mila euro.
L'incredibile percorso di Tarvet, che sfiderà Riedi
Oliver Tarvet è il 719° della classifica ATP, è volato a Londra e ha giocato le Qualificazioni dei Championships, che ha superato brillantemente battendo: Atmane (testa di serie numero 14), Galerneau e Blockx (numero 29 del seeding). In Inghilterra stanno imparando a conoscere questo ragazzo che ha avuto un colpo di fortuna, perché adesso se la vedrà con un altro qualificato: Leandro Riedi, svizzero scivolato al numero 506, ma con un passato da 117 ATP.
Tarvet è uno studente: è iscritto all'University of San Diego
In ogni caso, che vinca o perda, Oliver Tarvet non potrà incassare la netta maggioranza del premio in denaro che vincerà. Sarà così perché il classe 2003 è iscritto all'University. Tarvet è di fatto uno tennista studente della University of San Diego, ed essendolo è soggetto alle regole del sistema sportivo universitario americano che stabiliscono che gli atleti-studenti non possono guadagnare premi superiori agli 8.500 dollari, questo perché così manterrebbero il proprio status di atleti amatoriali.
Tarvet dunque, dovesse perdere al primo turno, porterebbe a casa solo 8.500 dollari, rispetto ai 77 mila che gli spetterebbero, dovesse passare ai trentaduesimi ‘perderebbe' ancora più soldi. Tarvet avrebbe la possibilità di incassare l'intera cifra, per farlo dovrebbe lasciare l'Università, in quel caso sarebbe ‘solo' un'atleta professionista.