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Murray chiama tre volte il “falco” nello stesso game e scopre di avere sempre ragione: è spaesato

Andy Murray protagonista nel torneo di Dubai contro Shapovalov, con tre ricorsi alla moviola in campo, nello stesso game. Una situazione eccezionale.
A cura di Marco Beltrami
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Andy Murray nella sua lunghissima carriera ne ha viste di tutti i colori. L’esperto tennista britannico che occupa attualmente la 67a posizione del ranking ATP è stato il primo a restare stupito per quanto accaduto in occasione della partita d’esordio del torneo di Dubai, quando ha dovuto affrontare (e battere in rimonta) Shapovalov. Il due volte vincitore di Wimbledon ed ex numero uno al mondo, si è ritrovato a chiamare per ben tre volte il “falco” a distanza di pochissimo tempo, in un game.

Di solito i giocatori cercano di centellinare il ricorso alla "moviola" durante le partite visto che ne hanno 3 a disposizione tre per set. Una chance preziosa per i tennisti che viene meno in caso poi la chiamata dia ragione alla scelta del giudice di linea, e poi di sedia. Ecco perché il fatto di vedere tre "var" del tennis nello stesso game e da parte dello stesso giocatore, è una rarità.

Questo può accadere quando un giocatore è assolutamente convinto di aver ragione, ed è dunque disposto a rischiare. Sul punteggio di 6-4 per l’avversario, e in avvio di secondo set, Murray ha piazzato un’ottima battuta ad uscire dalla destra che ha messo in grande difficoltà Shapovalov. L’arbitro ha chiamato la palla fuori, ma ecco che lo scozzese ha chiesto il proverbiale challenge. I replay hanno dato ragione a Murray, visto che la sfera ha pizzicato la linea.

Dietrofront e battuta da ripetere, con Sir Andy che non ha perso il suo primo “falco”. Situazione quasi identica poco dopo. Un’altra battuta di Murray, questa volta al centro, è stata chiamata out. Nuovo ricorso alla tecnologia e nuova correzione, con un'altra linea esterna colpita. Questa volta è stato concesso il punto diretto a Murray perché Shapovalov non sarebbe mai arrivato a prendere la pallina.

Pronti, via ed ecco il tris. Dopo uno scambio con Shapovalov, Murray si è fermato perché ha visto un rovescio dell’avversario oltre la sua linea di fondo. E anche in questo caso, il falco gli ha dato ragione. Basito lo scozzese, perché se da un lato ha dimostrato di avere un occhio infallibile con tre chiamate giuste su tre, dall’altro non ha digerito tre errori su tre che senza il “falco” gli sarebbero costati situazione svantaggiose, in un game fondamentale.

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