“Mi scuso per questa domanda, ma devo proprio fartela”: Sinner scoppia a ridere al Roland Garros

Jannik Sinner giovedì ha battuto agevolmente Richard Gasquet, che ha contestualmente chiuso la sua carriera agonistica, e si è qualificato per il terzo turno del Roland Garros, dove affronterà il ben più ostico Jiri Lehecka. Il match è in programma sabato, intanto il numero uno al mondo avrà modo di recuperare al meglio, visto che dopo la partita ha svelato di venire da un paio di giorni di lieve malessere: "Ho avuto due giorni liberi dove non sono stato benissimo, ho un po' anche il naso chiuso, un po' di raffreddore, però sto decisamente meglio di come stavo ieri. Per me stare bene è la cosa più importante, il tennis viene poi di conseguenza".
La domanda inattesa a Sinner in conferenza: "Carote o volpe?"
Sinner appare decisamente più leggero nello spirito dopo essersi lasciato alle spalle la vicenda della positività al Clostebol, con la conseguente squalifica di tre mesi patteggiata con la WADA. Negli incontri coi media ormai nessuna domanda è più su quell'argomento, ma spuntano questioni decisamente più frivole, come accaduto nella conferenza stampa dopo la vittoria su Gasquet. "Mi scuso in anticipo per farti questa domanda, ma devo proprio – ha premesso un giornalista – molte persone vengono alle tue partite vestite da carote, tu hai un logo che è una volpe. Preferiresti che magari in futuro venissero alle tue partite vestiti da volpe o va bene con le carote?".
Colto abbastanza impreparato, Sinner ha provato a rispondere in maniera soddisfacente, ridacchiando tra una parola e l'altra, e infine scoppiando a ridere a metà discorso: "È comunque arancione… qualsiasi cosa, voglio dire… sono solo tifosi, è bello averli e ognuno è diverso. Questa cosa delle carote è iniziata ai tempi a Vienna, il mio logo è uscito un po' più tardi, che è il logo della volpe, quindi… forse le carote sono un po' più facili da trovare, credo. Se mi piace? Ah, è carino. Ma io in campo non guardo molto intorno, cerco di rimanere concentrato. Non conto quanti tifosi ho lì, quindi… ma no, penso che sia bello, è qualcosa che piace anche alla gente… quindi sanno un po' per chi stanno tifando, quindi, sì, è bello avere una base di tifosi".
Diciamo che Sinner avrebbe preferito essere al quinto set con Alcaraz piuttosto che doversi barcamenare con una domanda così…