Medvedev punito per scarso impegno, ma era infortunato: la decisione ufficiale dopo le polemiche

Ha fatto molto discutere nel mondo del tennis quanto accaduto nel corso della semifinale del China Open 2025 tra Medvedev e Tien. La presa di posizione dell’arbitro nei confronti del giocatore russo, ammonito per “mancanza di impegno” quando non riusciva a dare battaglia a causa dei crampi, è diventata oggetto di discussione costringendo l’ATP a prendere una posizione perentoria.
Medvedev scagionato dall'ATP dopo l'accusa di mancanza di impegno
In una dichiarazione ufficiale, l’organo che dirige il circuito professionistico mondiale di tennis maschile ha deciso di scagionare il tennista, ingiustamente sanzionato e obbligato inizialmente a pagare una multa. Queste le parole di un esponente dell'ATP all’Athletic: "Dopo aver rivisto l’incidente, il settore arbitrale dell’ATP ha stabilito che la violazione per ‘Best Efforts’ è stata comminata per errore. Questo è stato comunicato a Medvedev e al suo team dopo il match e non sarà inflitta alcuna multa".
Cosa aveva detto Medvedev all'arbitro a Pechino
Insomma, questa volta Medvedev ha un po' pagato dazio alla sua fama e al fatto di essere stato protagonista in passato di situazioni controverse che gli sono costate anche stangate. Questa volta però Daniil era innocente: dopo aver dominato inizialmente la semifinale, aveva perso il secondo set iniziando poi ad accusare problemi in risposta a causa dei crampi. Ed è stato qui che l'arbitro lo ha stranamente punito con un code violation. Il giudice di sedia Adel Nour ha inflitto un richiamo, decisione contestata da Medvedev. Parlando con Nour e con il supervisore Roland Herfel, ha detto: "Se gli dico qualcosa di brutto, vengo squalificato. Ma cosa dovrei dirgli, allora? Preferisci che mi ritiri? Sto dando il massimo. E allora perché diavolo non è lui a dare il massimo? Perché sei tu a decidere per me se sto dando il massimo o no? Non ho intenzione di provare a fare anche il tuo ruolo".
Bravo comunque il russo a mantenere la calma, pur amareggiato per un atteggiamento a suo dire reiterato. Insomma, Medvedev si è sentito perseguitato: "Ho voglia di fare qualcosa di brutto. Non posso, perché altrimenti vengo squalificato. Perché ogni arbitro al mondo cerca di intimidirmi? Non ho detto una parola. Dopo gli US Open sto cercando di comportarmi bene". Tutto risolto ora.