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Lo strano caso del boss di Lacoste che tifa apertamente contro Sinner anche agli US Open

Bufera social sul manager di Lacoste: il tweet pro Shapovalov scatena i tifosi di Sinner, che ricordano anche la polemica del Roland Garros.
A cura di Marco Beltrami
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Un tweet d'incitamento ha scatenato la reazione piccata dei fan di Sinner su X. Protagonista non un utente qualunque ma uno dei manager più importanti di Lacoste, Thierry Guibert, alla vigilia del match dei sedicesimi di finale degli US Open contro Shapovalov. Qualcuno ha ricordato un precedente di cattivo gusto, sempre a firma sua, alla vigilia della semifinale del Roland Garros tra Sinner e Djokovic, che veste Lacoste.

Cosa è successo prima del match tra Sinner e Shapovalov

Prima del confronto tra Sinner e il tennista canadese, il manager ha pubblicato sul social un messaggio breve ma chiarissimo: "Come on Shapovalov". Un endorsement forte e inequivocabile per l’avversario dell’italiano da parte dell’ex CEO di Lacoste. Pochi mesi fa, Guibert ha assunto un incarico ancora più rilevante diventando CEO di MF Brands Group, casa madre di Lacoste, e di Maus Frères Group.

Thierry Guibert attaccato dai tifosi di Sinner

Il tweet non è passato inosservato, proprio alla luce del peso dell’autore, e immediata è arrivata la reazione dei sostenitori di Sinner che non hanno gradito. Tanti i commenti a sostegno di Jannik e altrettanti a criticare l’appoggio del manager al giocatore canadese. Quest’ultimo, dal canto suo, non ha replicato. Probabilmente i tifosi si sarebbero aspettati un atteggiamento più neutrale da parte di un volto così noto del popolare brand, che veste numerosi campioni dello sport.

Il precedente con protagonista Lacoste

In molti, inoltre, non hanno dimenticato quanto accaduto alla vigilia della semifinale del Roland Garros tra Djokovic e Sinner. In quell’occasione sul profilo ufficiale Lacoste venne pubblicata un’immagine con la sagoma di una testa vista di profilo e, all’interno del cervello, i riferimenti al match. Da un lato il nome di Novak Djokovic, la bandiera serba e la sua foto; dall’altro, per Sinner, soltanto la bandiera italiana, senza alcun riferimento personale. Un “anonimato” sgradito che fece discutere parecchio. Ora, con l’endorsement a Shapovalov, la polemica torna ad accendersi.

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