Le ultime parole di Ferrero a Alcaraz prima della festa a Parigi: “Ricordati che sei un tennista”

Se Jannik Sinner ha preferito "rifugiarsi" negli affetti familiari prima di rituffarsi nel suo percorso tennistico, senza drammi, Carlos Alcaraz si è invece dedicato ai festeggiamenti per il trionfo al Roland Garros. Come già accaduto in passato, il tennista spagnolo si è concesso prima una serata di bagordi in compagnia del suo clan, e poi si prenderà qualche giorno di vacanza. Lo ha confermato il suo coach, Juan Carlos Ferrero, che ha parlato sia del momento che sta vivendo il suo allievo, sia delle fasi più delicate della finale appena archiviata.
Juan Carlos Ferrero e i festeggiamenti di Alcaraz dopo il Roland Garros
Juan Carlos è intervenuto a "El Larguero" partendo dalle ultime ore, quelle successive agli impegni istituzionali seguiti alla vittoria del titolo:"Siamo ancora molto emozionati e felici. Abbiamo dormito pochissimo, siamo andati a cena all'una di notte, si è fatto tardi per l’eccitazione, e alle sette eravamo già in viaggio per l’aeroporto". Ora le strade del team e di Alcaraz si separeranno per qualche giorno, con il giocatore che si godrà una breve vacanza.
Il monito di Ferrero ad Alcaraz, si deve ricordare di essere un tennista
Un tema particolarmente attuale, soprattutto dopo l’uscita del documentario su Carlitos che ha fatto molto discutere, alimentando il dibattito sulla sua reale attitudine al lavoro. Ferrero ha voluto chiarire la questione, raccontando anche un suo recente monito al ragazzo: "Si sta staccando. Ieri gli ho detto di divertirsi, se lo meritava, ma di ricordare che è sempre un tennista. Sappiamo com'è… quando torna, lo fa con un buon stato d’animo, rigenerato. Non è tanto la ‘festa' in sé, è la disconnessione: stare con gli amici, non pensare al tennis, vivere da normale ventiduenne".
Insomma, nulla cambia nella routine di Alcaraz, come spiega ancora Ferrero, che sottolinea l’importanza della qualità rispetto alla quantità degli allenamenti: "Quando è uscito il documentario, sapevamo che ci sarebbero stati commenti negativi, soprattutto se avesse perso. Tipo: ‘Che vada a Ibiza a festeggiare adesso!’. Anche se è ‘a modo suo’, Carlos si allena e si impegna. Ogni volta che gli abbiamo chiesto di lavorare, lo ha fatto". E ancora: "Anche se a volte fa una smorfia, come può succedere a tutti noi, ha sempre dato il massimo e si è allenato al 100%". Ferrero conclude così sull’argomento: "Sì, va in vacanza, ma solo occasionalmente. Non è lì tutti i giorni, come si pensa".
Ferrero sulla finale del Roland Garros e Sinner
Tornando alla finale, Ferrero ha voluto ricordare un gesto in particolare di Alcaraz verso il suo box nel momento più delicato, quando Sinner ha avuto tre match point: "È stato uno sguardo e una stretta di mano sulla racchetta, un gesto che diceva che sapeva di trovarsi in un momento difficilissimo, ma che avrebbe continuato a lottare. Non ho mai visto Alcaraz mollare una partita. Pensavo che avremmo avuto molte difficoltà a ribaltare la situazione, non il punteggio, ma proprio la partita in sé".
E aggiunge: "Dal modo in cui Jannik stava pressando, pensavo che avrebbe giocato uno dei tre match point. Alla fine ha tremato un po’, e Carlos è riuscito ad approfittarne. Jannik, quando è un po’ teso, cosa che non mostra, tende a commettere un errore in partenza".