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Monte-Carlo Masters di tennis

L’approccio problematico di Medvedev alla terra rossa di Montecarlo: “Preferisco essere pulito”

Ancora una volta Medvedev alla vigilia di Montecarlo ha manifestato la sua avversità per la terra rossa. Il tennista russo non ha usato giri di parole.
A cura di Marco Beltrami
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Il feeling tutt'altro che idilliaco con la terra rossa non è certo un mistero per Daniil Medvedev. Il tennista russo attuale numero 4 del ranking ATP reduce da una prima parte di stagione positiva con quattro tornei già vinti sul cemento, si prepara a confrontarsi con la nuova superficie. In passato l'ex primo giocatore al mondo si è reso protagonista di sfoghi clamorosi, dimostrando di non gradire la terra battuta. Prima di scendere in campo a Montecarlo, dove aspetta uno tra Sonego e Humbert, Medvedev si è già preso la scena in conferenza stampa.

Già dopo la finale vinta nel Masters Miami contro Sinner, Medvedev aveva incassato la battuta-sfottò di Jannik: "Ora inizia il tour sulla terra battuta, vediamo come te la cavi". Il tennista russo non gradisce in particolare il rimbalzo più lento della pallina che ovviamente "penalizza" i giocatori più potenti del circuito, ma anche l'irregolarità della superficie. Nonostante tutto la sua volontà è quella di dare il massimo per provare magari ad ottenere risultati simili a quelli sul veloce.

Queste le parole di Medvedev alla vigilia di Montecarlo: "Ci sono giocatori a cui piace davvero essere sporchi dopo la terra rossa? Non lo so. Non mi piace. Preferisco essere pulito. Non posso mentire. Mi piacciono di più le superfici dure. normale che ci sia terra battuta sul circuito. Capisco che debba essere diversificato. Penso che sia molto buono. Devo fare del mio meglio".

Tornato in ritardo dalla Florida, con pochi allenamenti all'attivo sulla terra rossa, Daniil Medvedev sta cercando di bruciare le tappe. Per questo si è concesso una seduta d'allenamento speciale con il collega Holger Rune, in cui però non sono mancati gli inconvenienti: "Domenica ho giocato con Holger Rune, ha detto. Ha fatto quattro servizi corretti, quattro falsi rimbalzi. Non capisco! Non lo trovo normale su un campo da tennis. O meglio alcune persone come me no".

La speranza però è quella di ripetere l'exploit del 2019 quando riuscì a raggiungere le semifinali battendo Tsitsipas e Djokovic prima di arrendersi a Lajovic. Un torneo quello vinto da Fabio Fognini.

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