La mira beffarda di Fognini fa male: colpisce due volte il povero Melo proprio lì
Dolore. E ancora dolore oltre a una buona dose di sfortuna. Perché ne occorre davvero tanta per essere centrati per due volte nelle parti intime durante un paio di scambi sotto rete. Il malcapitato è il brasiliano Marcelo Melo che, in coppia con il croato Ivan Dodig, ha affrontato e battuto (6-4, 4-6, 10-8) nei quarti di finale del doppio a Indian Wells Fabio Fognini e Lorenzo Sonego. È successo di tutto in un match senza esclusione di colpi, compresi quelli non voluti e frutto di una strana combinazione di tocchi, rovesci galeotti e rimbalzi.
Autore delle stoccate "fatali" è stato il tennista romano, Fognini: a lui hanno portato in dote i punti, al sudamericano hanno provocato una fitta proprio laggiù. Le reazioni dell'uno e dell'altro entrano nel corredo accessorio di quegli episodi: sofferenza per Melo, un'ilarità beffarda e un po' sadica per l'italiano. Anzi, c'è un frangente dello scambio, quello decisivo per chiudere il botta e risposta, che balza all'occhio: si vede Fognini prima esultare con decisione, mostrando il pugno e muovendo il braccio in segno di vittoria, poi ridere per il doppio colpo inferto all'avversario. La seconda volta la mimica del brasiliano è eloquente mentre spiega dov'è stato centrato.
Ride bene chi ride per ultimo. "Colpi proibiti" (ma fortuiti) a parte, in campo l'esito dell'incontro è stato favorevole a Melo/Dodig che sono riusciti a imporsi al super tiebreak per un solo punto al termine di una sfida molto intensa, da lasciare col fiato sospeso. Toccherà a loro affrontare in semifinale Peers e Polasek, i tennisti più alti rimasti in corsa nel seed dopo aver sconfitto Mektic e Pavic. Nella parte bassa del tabellone l'altra semifinale vedrà all'opera le coppie Rublev/Karatsev e Venus/Puetz con i due russi che proveranno a mettere in bacheca un altro trofeo dopo quello sollevato al cielo a Doha a inizio stagione.