La frase di Sinner ad Alcaraz dopo la sconfitta più bruciante della carriera è una lezione di classe

Carlos Alcaraz ha appena vinto gli US Open 2025, esulta poi si avvicina alla rete dove ad attenderlo c'è Jannik Sinner. A New York lo spagnolo non gli ha strappato di mano solo il titolo di campione in carica ma anche lo scettro di numero uno al mondo che deteneva da ben 65 settimane e un assegno da 5 milioni di dollari. "È sempre un piacere" gli sussurra l'alto-atesino ed è sincero perché chi ha visto la partita sa che lo spagnolo ha meritato in pieno il successo per aver dominato la sfida, perché lui più di così non poteva fare. Dinanzi a sé ha trovato un avversario che si è mostrato più forte in tutto: nel gioco, nella condizione atletica, in equilibrio motivazionale e controllo dei nervi.
Jannik, fairplay dopo la sconfitta: "È sempre un piacere"
"È sempre un piacere", pronunciato da Sinner a caldo non è solo un'espressione di circostanza ma la testimonianza diretta del rispetto che c'è tra i due, protagonisti assoluti del tennis internazionale. È la nuova rivalità che ha mandato in pensione la ‘vecchia epoca' dei ‘favolosi quattro' (Federer, Nadal, Murray e Djokovic, che ancora resiste) e s'è presa il palcoscenico per età, talento e successi ottenuti.
Negli ultimi due anni hanno diviso da "buoni amici" il numero degli Slam in stagione: 2 a testa nel 2024 (Australian Open e US Open a Jannik; Roland Garros e Wimbledon a Carlos), 2 a testa anche nel 2025 (Australian Open e Wimbledon a Jannik; Roland Garros e US Open a Carlos). E da buoni amici si salutano, col sorriso sulle labbra e tutta l'onestà che li contraddistingue. "Prima di tutto vorrei iniziare con Carlos e tutta la sua squadra – le parole di Sinner che si congeda dal torneo americano -. State facendo un lavoro straordinario. Complimenti. So che c’è tantissimo impegno dietro questa prestazione. Sei stato migliore di me". È giusto così, va bene così. Si vince anche quando si perde. Cos'altro? Nulla se non la certezza che dietro loro due c'è il vuoto.

Alcaraz ricambia con una battuta: "Vedo più te che la mia famiglia"
Carlos non resta insensibile. Si concede un "vamos" urlato verso il suo angolo e i tifosi ma resta nei ranghi. Sinner non merita esultanze sguaiate ma una vera stretta di mano. E allora quel "è sempre un piacere" lo si può leggere anche sulle labbra dello spagnolo che, poco dopo, nel momento dei ringraziamenti rivolge all'avversario una frase ironica. "Jannik, è incredibile quello che stai facendo, sei a un livello straordinario in ogni torneo che giochi. È bello condividere campo e spogliatoio… Ti vedo più della mia famiglia". E inizia a ridere. Lo fa pure Jannik. Ora è finita davvero, sipario e applausi.