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US Open 2025 di tennis

Il milionario che ha rubato il cappellino al bambino allo US Open ora vive nella paura: “Non dormo più”

La vita di Piotr Szczerek, il milionario polacco che ha rubato dalla mano di un bambino il cappellino di un tennista allo US Open, è stata devastata: perdite pesanti per la sua azienda e paura per se stesso e la propria famiglia. Szczerek ha dichiarato di non dormire più la notte e di essere stato costretto ad assumere un servizio di sicurezza privata.
A cura di Paolo Fiorenza
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Una sciocchezza, ma anche una follia che gli ha stravolto la vita nel modo peggiore possibile: se Piotr Szczerek potesse tornare indietro a quel maledetto momento in cui ha rubato dalla mano di un bambino il cappellino di un tennista allo US Open, sicuramente si taglierebbe come minimo l'arto che ha compiuto lo scellerato gesto. In poco tempo il video dell'episodio, avvenuto al termine della vittoria del suo connazionale polacco Kamil Majchrzak sul favorito Karen Khachanov nel secondo turno del torneo, si è diffuso in maniera virale sui social e il milionario, fondatore e CEO di un'azienda che produce pavimentazioni stradali e decorative, è diventato ipso facto uno degli individui più spregevoli sulla faccia della terra, con conseguenze disastrose per la sua attività ma anche per la sua vita privata, a causa delle minacce ricevute.

Cosa era successo allo US Open dopo il match tra Majchrzak e Khachanov: il ‘furto' del cappellino

Le immagini dell'episodio erano state davvero disturbanti: Majchrzak aveva appena ottenuto la vittoria più importante della sua carriera contro un Top 10 dopo una battaglia di più di quattro ore e al termine del match si era fermato a bordo campo per firmare autografi ai tifosi e dare loro qualcosa. Mentre siglava alcune palline, il tennista polacco ha allungato il proprio cappellino per regalarlo a un bambino, ma in quell'attimo – con gesto rapidissimo – l'imprenditore glielo ha sottratto, mettendolo poi altrettanto velocemente nella borsa della moglie, che intanto filmava il tutto col suo telefonino, ebbra di divertimento.

Il bambino ci era comprensibilmente rimasto malissimo, mentre Majchrzak non si era accorto di quanto accaduto. Successivamente il buon Kamil, quando ha appreso cosa era successo, ha chiesto aiuto per ritrovare il piccolo tifoso. Operazione felicemente riuscita: lo ha dunque potuto incontrare per risarcirlo del maltolto, regalandogli un bel momento di gioia.

Il messaggio di scuse di Piotr Szczerek: "Sono rimasto preso dalla foga del momento e dalla gioia della vittoria"

Se la vicenda era finita lì per il tennista e il bambino, le cose hanno preso subito una piega disastrosa per l'uomo d'affari, che è stato individuato in tempi rapidi ed è diventato oggetto di una shitstorm massiccia, che ha travolto anche la sua azienda. Dopo qualche giorno di silenzio, Szczerek ha pubblicato un messaggio di scuse sul suo profilo Facebook e sul sito della sua compagnia, ammettendo di aver commesso un "errore grave" e sostenendo di aver pensato che il cappello fosse per i suoi figli che avevano chiesto autografi prima (ma il video sembra suggerire ben altro, visto il ‘furto con destrezza').

"In relazione all'incidente avvenuto durante la partita di Kamill Majchrzak allo US Open, vorrei chiedere scusa inequivocabilmente al giovane ragazzo, alla sua famiglia, a tutti i tifosi e al giocatore stesso – ha scritto l'imprenditore polacco – Mi assumo la piena responsabilità del mio pessimo giudizio e delle mie azioni offensive. Non è mai stata mia intenzione rubare un ricordo prezioso al giovane tifoso. Sono rimasto preso dalla foga del momento e dalla gioia della vittoria, e ho creduto che Majchrzak mi stesse dando un cappello da regalare ai miei figli, che in precedenza avevano chiesto autografi. Indipendentemente da quello che credevo stesse accadendo, le azioni che ho fatto hanno ferito il ragazzo e hanno deluso i tifosi".

"Ho rispedito il cappello al ragazzo e ho esteso le mie più sincere scuse alla sua famiglia – ha continuato Szczerek – Spero, almeno in piccola misura, di essere riuscito a riparare il male che ho causato. Da anni io e mia moglie ci occupiamo di supporto ai bambini e ai giovani atleti, ma questo incidente mi ha dimostrato che un momento di disattenzione può annullare anni di lavoro e sostegno. È una dolorosa ma necessaria lezione di umiltà. Andando avanti, mi impegnerò ancora più attivamente in iniziative a sostegno dei bambini e dei ragazzi, e intraprenderò azioni contro la violenza e l'odio. Credo che solo attraverso le azioni posso ricostruire la fiducia che ho perso. Ancora una volta chiedo scusa a tutti quelli che ho deluso. Per favore capite, per il bene della mia famiglia, ho deciso di disabilitare la possibilità di commentare questo post".

Le conseguenze patite dall'uomo d'affari per il suo gesto: la sua azienda boicottata, subisce pesanti perdite

Drogbruk è la società fondata nel 1999 da Piotr Szczerek e dalla moglie Anna, un'azienda leader in Polonia per la fornitura di pietre da pavimentazione stradale, lastre di cemento, elementi decorativi in calcestruzzo, recinzioni e lavori di paesaggistica. Ha sponsorizzato eventi sportivi locali e nazionali, inclusi tornei di tennis giovanili e la Coppa Davis polacca, insomma è molto vicina alla Federtennis locale. La compagnia ha subìto un impatto devastante dopo il comportamento improvvido del suo capo: le recensioni su Google sono crollate a poco più di una stella, mentre alcune stime hanno parlato di una perdita del 15% del valore dell'azienda (che non è quotata in borsa), con inviti a boicottarla. Parliamo di una compagnia che ha un fatturato annuo di decine di milioni di euro e che ha reso ricco Szczerek, il cui patrimonio personale è valutato tra i 5 e i 10 milioni di dollari nel 2025.

Piotr Szczerek ha sponsorizzato numerosi eventi tennistici in patria
Piotr Szczerek ha sponsorizzato numerosi eventi tennistici in patria

Szczerek ora teme per sé e la sua famiglia: ha assunto un servizio di sicurezza per sorvegliare la sua abitazione

Nonostante le scuse, la tempesta di odio dell'opinione pubblica sull'uomo d'affari polacco non si è placata, al punto che Szczerek teme ora per sé e per i suoi cari. L'imprenditore spiega di sentirsi minacciato e di avere difficoltà a dormire di notte. La sua più grande preoccupazione rimane la sicurezza della sua famiglia. Per questo motivo, per la prima volta nella sua vita, ha assunto un servizio di sicurezza per sorvegliare la propria abitazione, presidiata perennemente dai paparazzi. Sembra assurdo che tutto questo sia accaduto per il cappellino del tennista numero 62 al mondo: appunto, una sciocchezza e una follia.

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