Djokovic supera un grande Cobolli ma cade male nel finale: “Il mio fisio dovrà rimettermi in piedi”

Djokovic e Cobolli hanno dato vita a una partita bellissima a Wimbledon. Ha vinto Novak, che si è imposto in quattro set, in una battaglia di oltre tre ore. Djokovic torna in semifinale e sfiderà Jannik Sinner, numero 1 del mondo che lo ha battuto nelle ultime quattro sfide. Proprio nell'ultimo gioco il serbo è caduto malamente, ha rischiato di farsi di molto male. Ma dopo ci ha scherzato su, dicendo che è nelle mani del fisioterapista.
Djokovic cade male nell'ultimo game della partita con Cobolli
Una partita combattutissima. Djokovic ha dovuto mettersi d'impegno per battere Cobolli, che ha disputato un incontro meraviglioso e ha combattuto fino all'ultimo. Sul 5-4 del quarto set, Djokovic, avanti due set a uno, ha due matchpoint. Il primo viene annullato con una magia, il secondo il romano lo vince al termine di uno scambio chilometrico che si è chiuso con una brutta caduta di Djokovic, che è scivolato, ha perso stabilità, ed allarga tremendamente le gambe.
Resta a terra per qualche secondo, fermo, immobile, c'è preoccupazione. Il Centrale di Wimbledon si ammutolisce. Quando Djokovic si rialza trova al suo fianco Cobolli, che lo conforta, e pure il giudice di sedia che vuole verificare le sue condizioni. Due punti dopo la partita è finita.
"Spero che vada tutto bene, ora andrò dal mio fisioterapista"
Djokovic finita la partita ha innanzitutto reso merito a Cobolli: "Faccio i complimenti a Flavio che ha giocato un torneo fantastico. Ha giocato benissimo, è uno dei ragazzi che vedremo molto di più in futuro". Poi ha parlato della caduta dell'ultimo game e ha tirato in ballo il suo fisioterapista: "È arrivata in un momento difficile. In qualche modo sono riuscito a trovare due buoni punti e abbiamo chiuso la partita. Ovviamente ora andrò dal mio fisioterapista, dovrà rimettermi in piedi. Spero che vada tutto bene tra due giorni".
Venerdì dall'altra parte della rete ci sarà Sinner, che pure ha accusato un problema al gomito che non gli ha reso la vita facile in questi ultimi giorni: "Per me significa tanto essere ancora in grado a 38 anni giocare le fasi finali di Wimbledon".