Djokovic: “Sorpreso da Sinner, l’addio a Panichi e Badio forse è dovuto a qualcosa di privato”

Giornata di conferenza stampa a Wimbledon dove oltre a Sinner ha parlato pure Novak Djokovic, ex numero 1 che i Championships li ha vinti 7 volte. Il serbo ha risposto a decine di domande, una pure sull'addio di Sinner a Panichi e Badio, che è stato sorprendente pure per Djokovic che per anni ha lavorato con il preparatore atletico italiano e il fisioterapista argentino.
"Panichi e Badio sono due grandi professionisti"
Tra le tante domande ne è stata posta pure una sul trovare la ‘persona giusta' nello staff di un tennista. Djokovic ha risposto inizialmente filosofeggiando: "Questa è una definizione relativa, ognuno di noi è differente. Abbiamo tutti differenze fisiche, ma anche mentali e abbiamo modi diversi di lavorare. Ci sono persone più flessibili a livello mentale e più aperte. Mentre alcuni preferiscono lavorare con delle persone più ‘allineate' al proprio stile. Io ho lavorato con Marco e Uli (Panichi e Badio ndr.) e penso che entrambi siano grandi professionisti, hanno contribuito a tanti miei successi".

"Non è detto sia qualcosa legato a un aspetto professionale"
Poi però è stato più incisivo, più diretto: "Non so le ragioni della separazione con Jannik, è stata una sorpresa per me perché penso che il suo gioco e il suo fisico siano migliorati molto nell'ultimo anno. I cambiamenti avvengono, possono succedere. Non è solo necessariamente qualcosa legato a un aspetto professionale, può essere anche qualcosa di più privato. Ci sono tanti fattori che ti portano a decidere a voler lavorare o a non voler lavorare più con qualcuno".

Sinner sull'addio a Panichi e Badio
Il dico non dico di Djokovic si chiude con un'ipotesi, gettata lì. Il serbo correttamente non dà giudizi, ma prova ad aprire un varco. Sinner interpellato sulla questione ha invece dichiarato che non è successo nulla di eclatante e la decisione di cambiare è avvenuta solamente dopo il torneo di Halle, chiuso con la sconfitta con Bublik: "Era una cosa già decisa da tempo. Finora mi sono sempre trovato bene e abbiamo fatto grandi cose, ma ho voluto fare qualcosa di differente e ora sono curioso di sapere cosa accadrà a Londra nelle prossime due settimane. Non c'è una ragione specifica e vi posso assicurare che non è accaduto nulla di eclatante. Credo ci siano solo dei momenti in cui si deve fare qualcosa di diverso ma finora mi ero trovato bene, anche la finale centrata al Roland Garros è stato un grande obiettivo al di là di come è andata. Ho deciso di cambiare dopo Halle".