Djokovic, punto leggendario dopo uno scambio di 41 colpi con Zverev: Roland Garros estasiato

Il punto conquistato da Novak Djokovic nella sfida contro Alexader Zverev al Roland Garros è già leggenda. Il serbo ha chiuso con un dritto vincente uno scambio durato 41 colpi giocati in 59″, seguito in apnea, che ha provocato la reazione entusiasta del pubblico seduto sulle tribune del Philippe Chatrier. Spettatori tutti in piedi e in estasi per lo spettacolo, applausi scroscianti, boato e standing ovation per il campione che a 38 anni ha mostrato (semmai ce ne fosse stato bisogno) classe infinita, che sopravvive al tempo e agli infortuni. È stato quello il momento in cui, a metà del quarto set, l'avversario è crollato psicologicamente: il tedesco, sotto di 2 set a 1 e in svantaggio di 3-2, ha capito che avrebbe potuto fare nulla per ribaltare le sorti dell'incontro.
"Non sapevo più che fare…", ha ammesso. E Novak lo ha azzannato, finito, spazzato via lanciando un segnale chiarissimo a Jannik Sinner che lo avrà di fronte in semifinale: "Niente mi motiva di più a questa età che alzare il mio livello contro il numero uno al mondo".

Lo scambio Djokovic-Zverev: 41 colpi di pure classe
Il botta e risposta tra Djokovic e Zverev è da manuale del tennis, così bello da rivederlo in loop fino a stancarsi e a chiedersi "ma come ha fatto?". Succede tutto a metà del quarto set con il serbo in vantaggio per 3-2 ma sotto 30-40 nel sesto game. Il tedesco prova a sorprenderlo in ogni modo sfoderando al campionario di colpi anche quelli più insidiosi come palle corte, smorzate, smash abbozzati, dritti improvvisi e rovesci come tagliole. Niente, tutto inutile. Alla fine racconterà di aver creduto di trovarsi davanti a un muro… qualunque cosa facesse, la palla gli tornava indietro con una regolarità e un rimbalzo disarmanti.
Al 41° colpo ha alzato bandiera bianca ed è rimasto impietrito. Novak ha sbuffato, perché è stata dura anche per lui, e alzato lo sguardo verso il pubblico in visibilio. Era esausto, con le braccia sui fianchi ma con l'argento vivo addosso. A 38 anni nulla è cambiato, è pura classe culminata con il passante incrociato che gli ha permesso di salvare la palla break e prendere il volo verso la semifinale sulla terra rossa dopo 3 ore intense e un punteggio di 4-6, 6-3, 6-2, 6-4.
Novak secondo tennista più anziano in semifinale a Parigi
Con il successo di ieri sera Novak Djokovic ha aggiornato il tabellone delle statistiche che, attraverso i numeri, ricostruiscono parte della sua grandezza sportiva. Il campione balcanico è diventato il primo giocatore in assoluto a raggiungere 10 o più vittorie contro avversari che sono nelle prime cinque posizione del ranking Atp e in più tornei del Grande Slam. A voler fare un po' di conti, sono 18 le vittorie agli Australian Open e ha già raggiunto quota 10 al Roland Garros grazie al trionfo su Zverev nei quarti di finale.

C'è ancora dell'altro che fa di lui il giocatore da libro di storia. È anche il secondo tennista più anziano (38 anni e 3 giorni) ad aver raggiunto le semifinali del Roland Garros, dietro solo a Richard Gonzales, che ci riuscì nel 1968 a 40 anni e 18 giorni. Chapeau.