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US Open 2025 di tennis

Djokovic esorta l’arbitro a intervenire contro i tifosi indisciplinati degli US Open: viene zittito

Il tennista serbo ha ingaggiato un battibecco con il giudice di sedia che, a suo dire, peccava nella gestione del match. “E allora, cosa vuoi fare?” ma l’arbitro lo gela reagendo con decisione.
A cura di Maurizio De Santis
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Prima il battibecco con il pubblico poi lo sfogo improvviso con l'arbitro. A un certo punto Novak Djokovic non ce l'ha fatta più ed è esploso per il comportamento del pubblico agli US Open. Il campione serbo ha perso la pazienza quando gli spettatori si sono spinti ben oltre il tifo (comprensibile) per il tennista si casa, Taylor Fritz. Nole ha sofferto molto il continuo brusio di sottofondo, il rumore fatto apposta per disturbarlo, le provocazioni. Si è trattenuto fin quando ha potuto poi s'è sfogato con l'arbitro di sedia: "Cosa vuoi fare? Cosa vuoi fare? Solo grazie, per favore…" è la frase pronunciata con palese fastidio perché ritiene che l'umpire non stia facendo abbastanza per controllare le reazioni moleste. La risposta che riceve lo spiazza: viene zittito con decisione.

Djokovic battibecca con il pubblico poi esplode con il giudice di sedia

Il tennista balcanico ha intrapreso un botta e risposta piccato con gli spettatori dell'Arthur Ashe Stadium. E ha pensato che dovesse ribattere colpo su colpo per contrastare l'ostilità nei suoi confronti. Lo ribadirà anche nel dialogo polemico con l'umpire che, a suo dire, non era abbastanza pronto né severo il giusto così da mettere a tacere quella caciara che si scatenava ai suoi errori oppure al momento del servizio. Un contesto difficile anche per quanto avvenuto in passato: proprio a Flushing Meadows, nel 2020, venne squalificato per un gesto di frustrazione (tirò la pallina addosso a un giudice di linea). Ce l'avevano con lui anche per questa ragione e si sono fatti sentire: in particolare quando, in vantaggio di due set, ha avuto un calo di tensione nel terzo permettendo a Fritz di rientrare in partita.

"E allora, cosa vuoi fare?", ha ripetuto più volte Djokovic esplicando il disagio con un mimica accentuata. "Ho solo detto che quando entrambi i giocatori saranno pronti, smettete di urlare. L'ho appena detto", è stata la replica del giudice di sedia. Una versione dei fatti che non ha placato l'animo del tennista, successivamente messo a tacere: "Non serve a niente, Novak. Tutto questo non aiuterà", ha sentenziato l'arbitro.

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Baci sarcastici poi mima un gesto chiarissimo: ora tacete

Il resto dell'incontro è andato avanti su questa falsariga: Nole ha continuato a scontrarsi con i sostenitori, lanciando baci sarcastici, portando perfino il dito al naso mimando il gesto del silenzio come a dire "adesso tacete". Da un lato il giocatore che s'è preso anche il quarto set e la qualificazione in finale, dall'altro il pubblico che applaudiva in maniera sfacciata ai suoi errori. "È dura quando giocare con la gente che si esalta per i tuoi errori, io cerco solo trarre forza maggiore da atteggiamenti del genere. A volte gli dai un piccolo bacio o un cenno di silenzio. Fa parte del gioco".

Bufera passata, Djokovic s'è poi sciolto in un balletto dedicato alla figlia. Ora ha nel mirino il prossimo incontro con Carlos Alcaraz. Lo spagnolo è in svantaggio per 5-3 nei testa a testa con il serbo che ha vinto gli ultimi due incontri (tra cui una vittoria in due set agli Australian Open e la medaglia d'oro olimpica a Parigi 2024).

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