Djokovic diserta l’allenamento prima della semifinale contro Sinner a Wimbledon: dubbio sulle sue condizioni

A meno di 24 ore dalla semifinale di Wimbledon contro Jannik Sinner, l'assenza di Novak Djokovic all'allenamento previsto all'Aorangi Park fa crescere l'allarme sulle sue condizioni fisiche. Il serbo, reduce da una brutta caduta durante il quarto di finale contro Flavio Cobolli, ha deciso di non scendere in campo per la consueta rifinitura, lasciando spazio a speculazioni e dubbi su un possibile infortunio.
Djokovic era atteso giovedì sul campo 2 per una sessione dalle 13 alle 15, poi inizialmente posticipata. Ma alla fine, anche il secondo orario è stato disatteso. La notizia del forfait è stata confermata da fonti serbe, che parlano di un'assenza totale del 24 volte campione Slam dal training camp londinese.

Il campanello d'allarme era suonato già mercoledì, durante la vittoria su Cobolli. Due punti prima del match point, Djokovic ha perso l'equilibrio scivolando sull'erba e allargando le gambe in modo innaturale. A fine partita, il serbo aveva ammesso: "È stata una brutta caduta. Sono stato molto goffo. Succede sull'erba. Nella mia carriera ho avuto diverse cadute simili, ma con il passare degli anni il mio corpo non è più lo stesso. Immagino che sentirò il vero impatto della caduta domani. Spero che non sia troppo grave e che tra due giorni potrò giocare al meglio e senza dolore".
Preoccupazioni confermate anche da una dichiarazione riportata dai media serbi: "Ho sentito un muscolo contrarsi e poi dolore". Parole che lasciano intendere un possibile risentimento muscolare preesistente, riacutizzato dalla caduta e che, secondo indiscrezioni, avrebbe limitato Djokovic già nel quarto set.

Non è la prima volta che il serbo si trova in una situazione simile durante uno Slam. Già agli Australian Open, dopo i quarti con Alcaraz, aveva saltato due giorni di allenamento prima di ritirarsi in semifinale contro Zverev. Uno scenario che ora fa temere un bis a Wimbledon, anche se al momento non ci sono comunicazioni ufficiali su un possibile forfait.
C'è chi ipotizza che il serbo si sia allenato in forma privata, lontano dai riflettori, per non alimentare ulteriori speculazioni. Ma la totale assenza pubblica alla vigilia della semifinale resta un segnale preoccupante, specie in un torneo dove ha già vinto sette volte e dove ambisce all'ottava.

Sul fronte opposto, Jannik Sinner si presenta carico all'appuntamento. Dopo aver battuto Ben Shelton in tre set, l'altoatesino ha svolto una sessione leggera con Pierluigi Basile, mostrando buone sensazioni: "Mi sono sentito bene in campo ieri contro Shelton. La sessione di allenamento di oggi è stata molto tranquilla: mi è servita per tornare ad avere buone sensazioni in vista della sfida di domani contro Djokovic". Sinner non nasconde il peso dell'occasione: "Affrontarlo è sempre speciale ma anche molto difficile. Disputare una semifinale Slam è sempre bello, spero di giocare bene domani". Il dubbio, ora, è se Djokovic riuscirà a essere competitivo. La risposta arriverà solo in campo, ma intanto il suo silenzio e il mancato allenamento agitano Wimbledon.