Come sta Sinner, le condizioni prima della partita con Shelton a Wimbledon: ha un tutore al braccio

Come sta Jannik Sinner e quali sono le sue condizioni in vista dei quarti di finale di Wimbledon contro Shelton? Le parole di coach Cahill hanno tranquillizzato tutti in merito all'infortunio al gomito occorso nel rocambolesco match contro Dimitrov, con la risonanza magnetica che, a quanto pare, non ha evidenziato problemi significativi. Cosa sappiamo al momento? Contro il bulgaro, Jannik aveva perso circa 9,5 km/h di velocità sul dritto e, nell'allenamento odierno contro il giovane mancino Vasamì, ha fatto ricorso a un tutore sul gomito destro, ottenendo riscontri positivi.
Le condizioni di Sinner prima della partita con Shelton, cosa ha detto Cahill
Nella frenetica giornata di ieri Sinner si è sottoposto a una risonanza magnetica per valutare l'entità dell'infortunio al gomito, prima del tanto atteso allenamento delle 17 ad Aorangi Park. L'annullamento della sessione aveva alimentato un po' di preoccupazione sulle sue condizioni in vista del match contro Shelton. In serata ci ha pensato Cahill, a ESPN, a fugare ogni dubbio sulla presenza in campo nei quarti di finale del numero uno al mondo: "Siamo andati sui campi al coperto e gli abbiamo passato la palla per 20-30 minuti, giusto per sentirla. Starà bene, è stato bello tornare in campo. È impossibile per lui prendersi un giorno di riposo".
Sinner ha perso circa 9,5 km/h di velocità sul dritto: cosa significa e perché
Cahill ha anche spiegato a quali problemi era andato incontro Sinner a causa del fastidio al gomito contro Dimitrov: "Ha perso circa 6 miglia orarie sul dritto (circa 9,5 km/h, ndr)". Cosa significa questa affermazione? Il calo di velocità su questo colpo in particolare (così come anche sul servizio), e non sul rovescio bimane, è dovuto a una combinazione di fattori. In primis, la reazione dell’atleta al dolore lo spinge a limitare il movimento, magari anche inconsciamente, per la paura di sollecitare troppo la zona dolorante. Probabilmente anche l’impugnatura ne risente, con un impatto diretto sulla forza impressa attraverso il corpo e il braccio, in particolare, alla pallina.
Insomma, tutta la catena del movimento ne ha risentito. Un problema non di poco conto e che, come dimostrato poi proprio nella sfida contro il bulgaro, porta a un aumento del numero degli errori. Questo perché tecnicamente l’esecuzione del colpo varia, e non è perfetta, nel tentativo di sopperire al dolore al gomito.
Perché Sinner si è allenato con una fasciatura in vista della partita contro Shelton
Il fatto che la risonanza magnetica abbia scongiurato il rischio di gravi traumi e di situazioni serie, per quella che potrebbe essere magari solo una botta conseguente alla caduta, potrebbe alleggerire Sinner anche dal punto di vista psicologico, oltre che ovviamente fisico. Il recupero della velocità del colpo, contro un giocatore come Shelton, è fondamentale, anche perché, come sottolineato anche da Bertolucci nell'intervista esclusiva ai nostri microfoni, Jannik sarà super sollecitato sul dritto e non solo.
L'allenamento con Vasamì prima dei quarti di Wimbledon
Proprio per avvicinarsi nel migliore dei modi ai quarti e sondare ulteriormente le condizioni del gomito, Jannik si è allenato questa mattina con il promettente Vasamì. Il giovane talento azzurro, 17enne di belle speranze, è mancino proprio come Shelton. Per l'occasione, Sinner ha utilizzato una sorta di tutore elastico sul braccio. Una "fasciatura" che ha una doppia valenza: può essere un tentativo per stabilizzare l'articolazione, in modo da sentirla più protetta, con un effetto anche psicologico importante.