video suggerito
video suggerito

Cobolli inebriato: “Dedico la vittoria a mia madre e a Bove”. Per l’amico ha un pensiero dolcissimo

Flavio Cobolli battendo Bergs ha regalato all’Italia la terza finale consecutiva in Coppa Davis. Il tennista italiano dopo la partita ha dedicato l’epico trionfo alla famiglia e all’amico Edoardo Bove: “Spero che potrai tornare a giocare a calcio”.
A cura di Alessio Morra
0 CONDIVISIONI
Immagine

Flavio Cobolli è stato eroico. Ha giocato una partita splendida e un tie-break epico. Lo ha vinto per 17 punti a 15 e grazie a quello ha regalato all'Italia la terza finale di Coppa Davis consecutiva. Una gioia immensa per Cobolli che alla fine della partita si è strappato la maglietta, alla Djokovic, il suo idolo di gioventù. Le lacrime di Bergs, la gioia di Flavio, che ha dedicato delle belle parole all'amico di sempre Edoardo Bove, calciatore attualmente dopo un serio problema cardiaco.

Cobolli vince, Italia in finale di Coppa Davis

Cobolli ha giocato una partita meravigliosa, non ha mollato mai, non ha mollato di una virgola e anche nei momenti più delicati, quelli nei quali ha dovuto annullare una sfilza di matchpoint. Il tie-break vinto per 17-15 è nella storia del tennis e della Coppa Davis, oltre che in quella dell'Italia, che grazie a quello va a giocare la finale per la decima volta in assoluto, la terza di fila, la prima in casa dopo 27 anni.

A caldo il tennista romano non aveva quasi più le parole, quando le ha trovate ha voluto esaltare il gruppo che è assai unito: "Non so che dire. Siamo un gruppo di cinque ragazzi che veramente ogni volta mettono tutto quello che hanno quando scendono in campo. Lottiamo l'uno per l'altro, stiamo provando a raggiungere il nostro sogno, che sapete tutti qual è".

Il primo pensiero è per la madre e per Bove

Poi ha ringraziato il pubblico e ha parlato della partita con Zizou Bergs: "Voglio ringraziarvi perché mi avete dato una grande mano, grande calore, e giocare così è davvero moto più facile. Oggi ho rischiato un po', ma questa è come immaginavo la mia partita ideale. Ho sempre cercato di andare al terzo, oggi giuro di non averlo fatto apposta Ho vissuto il mio più grande sogno, grazie a tutti".

Infine sono arrivate le dediche, plurale più che legittimo perché una partita come questa ne vale almeno cinque. La prima è per la mamma, la seconda per il fratello, la terza è per l'amico Bove: "Voglio dedicare la vittoria a mia mamma, che non è solita venire a questi appuntamenti, a mio fratello che continua a piangere, su smettila. E a un mio grande amico (Bove, ndr) che spero torni presto a giocare a calcio. Forza Italia!".

Immagine

Il legame tra Bove e Cobolli è noto. Sono amici per la pelle, hanno giocato insieme nelle giovanili della Roma. Si sono sempre sostenuti l'un l'altro. Un'amicizia vera, che si manifesta spesso anche pubblicamente, come oggi a Bologna dove Cobolli ha vissuto una delle giornate più belle della sua carriera, con al fianco pure l'amico Bove, fermo da quasi un anno.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views