Calvin Betton contro l’ATP: “Sono ossessionati da Sinner e Alcaraz, ogni volta spunta una telecamera”

Sinner e Alcaraz. Alcaraz e Sinner. Sono loro i dominatori del tennis mondiale. Negli ultimi due anni si sono divisi equamente gli Slam. Sullo sfondo non spunta nessuno, come popolarità l'unico che è con loro è l'eterno Novak Djokovic. Una rivalità quella tra Jannik e Carlos che appassiona tanto, non solo gli appassionati italiani. Una rivalità che però sarebbe agevolata o meglio spinta dall'ATP, che starebbe facendo di tutto per ‘pomparla'. Questo è il pensiero di Calvin Betton, allenatore di tennis, che è al fianco di Patten, uno degli specialisti più forti in assoluto. Betton ha accusato l'ATP di non fare nulla per il doppio e ha definito patetico il comportamento in riferimento a Sinner e Alcaraz.
"Sono ossessionati da Sinner e Alcaraz"
Nel podcast Chip'n Charge (nome fantastico), Calvin Betton, allenatore del doppista Henry Patten, due volte vincitore Slam e recente vincitore sempre con il finnico Heliovaara alle ATP Finals di Torino, ha parlato del doppio, che ormai è quasi totalmente una categoria a parte. Betton si è scagliato contro l'ATP e lanciando accuse precise ha tirato in ballo pure Sinner e Alcaraz: "Quest'anno ho visto post di Tennis TV su tennisti che giocano a golf, fanno skateboard e si stringono la mano. Sono ossessionati da Sinner e Alcaraz".
Rincarando la dose ha continuato a essere severo: "Non appena si incrociano in un corridoio, piazzano una telecamera e dicono: ‘Le leggende si incontrano'. Ma succede ogni settimana! Perché filmarlo ogni volta? È patetico".

"L'ATP non vuole valorizzare il doppio"
Più forte non poteva esserlo Betton che ha spiegato che i doppisti avrebbero voluto promuovere il doppio a spese proprie, ma non lo hanno potuto fare perché l'ATP l'ha vietato loro: "Non c'è alcuna promozione del doppio. Zero marketing. Se vai su Tennis TV e cerchi un post sul doppio non ne trovi nemmeno uno. I giocatori di doppio hanno dichiarato che avrebbero finanziato un account Instagram per promuovere la specialità. I primi 100 avrebbero versato 2000 dollari ciascuno, avrebbero pagato qualcuno per gestire l'account e finanziato il marketing, ma l'ATP non glielo ho voluto far fare, non permettendo loro nemmeno di utilizzare i filmati per promuoversi".