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Chi era Chiara Arduino, la sciatrice morta a 25 anni per un malore improvviso

La giovane istruttrice originaria di Garessio (Cuneo) è stata trovata senza vita nella sua abitazione. Ai colleghi aveva scritto un ultimo messaggio per avvertire che avrebbe tardato.
A cura di Maurizio De Santis
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Chiara Arduino è morta a 25 anni per un malore improvviso a Valtournenche, mentre si trovava nell'abitazione che la ospitava per l'estate in Valle d'Aosta. Le ultime parole prima del decesso dell'istruttrice di sci sono raccolte in un messaggio inviato ad alcuni colleghi: "Oggi faccio un po' tardi" è la frase che aveva scritto per giustificare come mai, a differenza del solito, non sarebbe arrivata in orario per accompagnare i ragazzi dello sci club agli allenamenti. E quando non l'hanno vista presentarsi, sospetto e preoccupazione hanno spinto le persone che dividevano con lei la passione per la neve e per l'insegnamento della disciplina a cercarla. La scoperta di cosa le era accaduto è stata tremenda.

La passione per lo sport tra sci e montagna

Un talento e una promessa dello sci, appassionata della montagna (affrontata anche da scalatrice, come si evince da alcune foto condivise sui social). Chi ha conosciuto Arduino non può che elogiarne la passione e la determinazione con la quale ha seguito il suo cuore e il suo istinto nonostante le dure prove a cui la vita l'ha sottoposta. Chiara s'era messa al servizio dei suoi "adepti", certa che nel mondo dello sport si può stare (e recitare un ruolo importante) trasmettendo valori come educazione e inclusione e non solo votandosi alla competizione e ai risultati agonistici. La giovane piemontese (era originaria di Garessio, nel Cuneese) aveva intrapreso un percorso preciso: dopo il diploma al Liceo "Vasco Beccaria Govone” di Mondovì, aveva conseguito la laurea triennale in Servizi Sociali a Torino. E nulla, nemmeno un periodo di malattia serio, le aveva impedito di godersi "ogni istante della sua vita": dietro quella breve espressione indicata nella bio del sul profilo Instagram spiega bene quale fosse il suo approccio alla vita e alla montagna. Chiara si fermò, guarì poi tornò in pista.

Il dolore e il cordoglio per la scomparsa improvvisa

La notizia della sua scomparsa ha destato grande dolore, la Fisi (Federazione italiana sport invernali) ha espresso cordoglio e tristezza in una nota ufficiale. "Il mondo dello sci piange la prematura scomparsa di Chiara Arduino, 25 anni, di Garessio. Chiara aveva una grande passione per lo sport e per la montagna, tanto da avere iniziato da piccolissima come giovane atleta nel Garessio, nel Sangiacomo e poi nel Mondolé Ski team, per poi diventare maestra di sci nello sci club Ceva. Lavorava a Valtournenche, dove è stata colpita da un malore improvviso che le è stato fatale. Si era laureata lo scorso anno a Torino, e recentemente aveva ripreso a sciare e ad arrampicarsi in montagna. La Federazione Italiana Sport Invernali si stringe alla famiglia Arduino in questo momento triste e doloroso".

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