Brignone racconta il recupero verso le Olimpiadi di Milano-Cortina: “Sembra di non aver mai smesso”

Federica Brignone inizia a ruggire in vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. Obiettivo ambizioso ma non impossibile da raggiungere per la campionessa azzurra reduce da un infortunio piuttosto grave rimediato 8 mesi fa. L'intervento chirurgico, la lenta ripresa, e quell'impresa sempre ben impressa nella sua mente di poter disputare quei Giochi invernali in Italia. La Federazione ha pubblicato nella giornata di ieri le immagini che ritraggono la Brignone scendere per la prima volta in posta.
Sorridente, sicura, felice, Federica ha mostrato subito gli artigli mostrandosi determinata concludendo al meglio la due giorni sulla neve di Cervinia che ha segnato il suo ritorno sugli sci. La campionessa valdostana ha poi tracciato un primo mini bilancio di questo ulteriore step verso la guarigione completa. “E’ stata una giornata perfetta per andare a sciare, con condizioni invernali e vicina a casa – racconta Federica -. Sono molto contenta di avere rimesso gli sci, ci sono tante cose positive ma c’è ancora tanto da fare".
Il recupero non deve essere veloce, anzi, la parole d'ordine è prudenza. L'obiettivo, neanche tanto nascosto, è di tornare a una condizione accettabile da portarla sugli sci soprattutto con grande sicurezza e determinazione. "Diciamo che è un primo assaggio, non un punto di arrivo ma di partenza – ha detto Federica Brignone leggendo alcune dichiarazioni riportate dalla campionessa azzurra alla Federazione -. All’inizio ero un po’ ingessata, giro dopo giro ho trovato un buon feeling, mi è sembrato di non avere mai smesso di sciare, ho sentito la gamba reagire, il contatto con la neve e lo scivolamento è stata una bella sensazione".
La Brignone ha fatto il suo ritorno in pista, ieri, coinciso con l’accensione della Fiamma Olimpica per Milano Cortina a Olimpia. Un segno del destino per l'azzurra vogliosa di rimettersi in gioco: "È qualcosa di bello tornare sul mio attrezzo a questo punto, dopo quasi otto mesi, anche se sappiamo che dobbiamo crescere ulteriormente – ha detto -. Fra qualche giorno torneremo nuovamente in pista per esplorare, sciare è tutta un’altra cosa rispetto al lavoro in palestra, soprattutto se consideriamo gli angoli, le torsioni e le pressioni di cui abbiamo bisogno per sciare ad alto livello, cercheremo di andare a pari passo con la preparazione atletica”.