Il pasticcio della 10 km ai Mondiali di nuoto rinviata per la qualità dell’acqua “non accettabile”

La gara femminile dei 10 km in acque libere a Singapore è stata posticipata. Una decisione per certi versi sorprendente, che arriva poco prima del fischio d'inizio della competizione prevista per i Campionati Mondiali di nuoto. Il motivo è legato alla qualità dell'acqua, che ha superato le soglie accettabili. Necessario dunque tutelare le atlete anche per evitare se possibile quanto accaduto in occasione delle Olimpiadi di Parigi, dove ci furono feroci polemiche.
Perché la gara dei Mondiali di nuoto è stata posticipata, cosa è stato scoperto sull'acqua
Cosa è successo? In un comunicato i vertici di World Aquatics, ovvero la Federazione internazionale ha spiegato di non poter far gareggiare i nuotatori nella competizione in programma alle 8 del 15 luglio. Questo perché la revisione del del Comitato di medicina sportiva di World Aquatics e del Comitato tecnico di nuoto in acque libere di World Aquatics, ha trovato qualcosa che non andava.
Si legge nella nota ufficiale: "Sebbene i test effettuati negli ultimi giorni abbiano costantemente dimostrato che la qualità dell'acqua presso la sede soddisfaceva i requisiti di accettabilità di World Aquatics, le analisi dei campioni prelevati il 13 luglio hanno superato tali limiti". Per questo ecco il passo indietro con l'obiettivo di salvaguardare i partecipanti: "La decisione di rinviare la gara è stata presa nel migliore interesse della salute e della sicurezza degli atleti, che rimane la massima priorità di World Aquatics e del Comitato Organizzatore di Singapore 2025″.

Adesso saranno effettuati nuovi test per valutare le condizioni dell'acqua nei pressi di Palawan Beach, sull’isola di Sentosa, che deve ospitare la gara. World Aquatics e il Comitato organizzatore di Singapore 2025 determineranno se le condizioni saranno sicure per proseguire con l'evento in una data successiva.
Il caso della Senna alle Olimpiadi di Parigi
Premura degli organizzatori è quella di evitare un Senna bis. Impossibile dimenticare quanto accaduto la scorsa estate a Parigi, con i nuotatori che si sono dati battaglia nella Senna in condizioni complicate. Oltre alle difficoltà legate al percorso, con la presenza di rovi e di correnti, gli atleti hanno trovato di tutto in acqua rimediando poi conseguenze pesanti (Tra queste anche Taddeucci che avrebbe dovuto gareggiare anche Singapore). Vomito, diarrea e malori per diversi giorni dopo la gara, tristemente indimenticabile.