video suggerito
video suggerito

Verstappen non dimentica Horner, ma gli rifila una bordata dopo il trionfo a Monza: “Ora è diverso”

La Red Bull ha vinto per la volta nella sua storia in F1 senza Christian Horner. Max Verstappen dopo il trionfo di Monza ha dimostrato di non aver alcun rammarico per l’addio dell’inglese, al quale ha rifilato un paio di bordate.
A cura di Alessio Morra
51 CONDIVISIONI
Immagine

Il successo di Max Verstappen a Monza è stato fantastico. La McLaren è quasi imbattibile, di una superiorità imbarazzante a tratti, ma nel GP d'Italia SuperMax ha fatto scacco matto: pole e vittoria. Weekend perfetto per il quattro volte campione del mondo che per l'ennesima volta ha mostrato di che pasta è fatto. Dopo la gara, quasi sottovoce, il fenomeno olandese ha mandato una stilettata a Christian Horner, l'ex team principal liquidato di punto in bianco un paio di mesi fa.

Horner liquidato e sostituito da Mekies

Horner per vent'anni è stato al ponte di comando della Red Bull. Sembrava intoccabile, ma non lo era. Risultati altalenanti, rapporti complicati con membri importanti della Scuderia hanno pesato sulla decisione. Via Horner e dentro Mekies, che all'esordio ha festeggiato subito con il successo nella Sprint Race del Belgio. Poi un anonimo Hungaroring. Estate di grande lavoro e riscossa: secondo posto in Olanda, primo in Italia, grazie a un'azzeccata strategia.

Immagine

Verstappen: "Laurent pone le domande giuste"

Verstappen commentando la gara ha parlato anche del primo successo da team principal di Mekies con la Red Bull e contestualmente sembra aver mandato un messaggio diretto all'ex boss del team: "Fin qui abbiamo disputate gare in cui abbiamo provato diverse configurazioni sulla nostra vettura, anche spesso con modifiche piuttosto drastiche, cose che dimostravano che non avevamo la situazione sotto controllo e non sapevamo bene che fare. Laurent grazie alla sua formazione ingegneristica pone le domande giuste agli ingegneri, domande di buon senso, e questo secondo me funziona".

Immagine

Già queste parole potevano bastare come stoccata a Horner, Max ha poi aggiunto: "Si cerca anche di capire se alcune cose provate hanno senso, così si dà un'idea della direzione da prendere ed è su questo che abbiamo continuato a lavorare. Già a Zandvoort eravamo cresciuti e funzionava abbastanza bene". Parole e musica tutte dedicate a Horner, che dall'Inghilterra non l'avrà presa bene.

51 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views