Verstappen lancia un asciugamano in pista durante le libere in Ungheria: era dentro la sua Red Bull

Un piccolo asciugamano lanciato fuori dalla Red Bull in corsa. È questo il gesto che ha fatto finire Max Verstappen sotto inchiesta durante le FP2 del Gran Premio d'Ungheria della Formula 1 2025. Il pilota olandese, nel corso della seconda sessione di libere sul tracciato dell'Hungaroring, è stato ripreso mentre gettava fuori dal cockpit un oggetto bianco, probabilmente un panno o uno straccio, che si trovava all'interno della sua monoposto.
Il gesto non è passato inosservato. Le immagini onboard, diffuse in tempo reale, hanno mostrato Verstappen all'interno di curva 3 mentre rallentava, si sollevava leggermente dal sedile e gettava il panno fuori dall'auto. Un'azione immediatamente segnalata alla Direzione Gara, che ha aperto un'indagine per "unsafe release", ovvero ingresso in pista in condizioni non sicure.
Secondo quanto emerso, si tratterebbe di un asciugamano che Max avrebbe utilizzato per asciugare il cockpit o il volante prima della sessione. Non è escluso che l'oggetto sia stato inavvertitamente lasciato dai meccanici al termine di un intervento al box. Una volta notato, il pilota avrebbe deciso di liberarsene subito, lanciandolo fuori dalla vettura.
Il regolamento sportivo della Formula 1, però, è chiaro: nessun oggetto può essere volontariamente gettato fuori dall'abitacolo durante la marcia, a meno che non vi sia un'immediata emergenza legata alla sicurezza. In tutti gli altri casi, il comportamento corretto è rientrare ai box e segnalare il problema al team.
La FIA ha subito confermato l'apertura del procedimento: "Stiamo esaminando le immagini e parleremo con il team per chiarire la dinamica dell'episodio".
Il rischio principale non era tanto la natura dell'oggetto, ma le possibili conseguenze in pista. Anche un panno leggero può causare danni se finisce contro un'ala anteriore o nei condotti dei freni di un'altra monoposto.
Un episodio che si va aggiungere alla giornata nera dell'olandese che ha infatti chiuso 14° nella classifica dei tempi, staccato di oltre un secondo da Lando Norris. In un weekend già complicato per la Red Bull, alla ricerca del giusto bilanciamento sull'Hungaroring, la vicenda rischia di aggiungere un'ulteriore distrazione in un momento cruciale per il campionato.

Né il pilota né il team hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali sull'accaduto. La sanzione è stata una reprimenda, come già avvenuto in altri casi simili (Lando Norris a Miami per esempio). Ma il segnale della Federazione è chiaro: anche i gesti più apparentemente banali non possono sfuggire alla lente della sicurezza.