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Valentino Rossi in MotoGP nel team VR46 nel 2022: “Difficile possa correre con la mia squadra”

Dopo l’annuncio dell’approdo in MotoGP del Team VR46 dal 2022, alla vigilia del GP di Jerez Valentino Rossi ha parlato del suo futuro: “Al momento prima di tutto sono un pilota. Saranno le prestazioni in pista a determinare se continuare o ritirarmi. Proseguire come pilota del mio team? Non lo escludo ma è difficile”.
A cura di Michele Mazzeo
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La notizia dello sbarco in MotoGP del team VR46 dal 2022 ha catalizzato l'attenzione alla vigilia del GP di Spagna, quarto round del Mondiale 2021 in programma nel week end a Jerez de la Frontera. E ovviamente anche nel consueto pre-GP tra Valentino Rossi e la stampa l'argomento principale è stato quello. Tutti infatti vogliono capire a quale costruttore si affiancherà la squadra creata dal Dottore e soprattutto quante possibilità ci sono che lui stesso corra nel suo team nella prossima stagione.

Dopo aver espresso la sua felicità per l'accordo chiuso con Aramco che finanzierà l'approdo della VR46 nella classe regina del Motomondiale, il 42enne di Tavullia ha voluto sottolineare come, nonostante sia a capo della squadra, lui rimanga principalmente un pilota: "Abbiamo proceduto passo dopo passo, c'è questa chance e in VR46 molta gente lavora a questo: è una cosa bella e per me potrebbe essere un modo per restare in questo ambiente quando finirò come pilota. Al momento sono prima di tutto un pilota.Da un lato questa cosa non cambia nulla perché il mio futuro lo deciderò in questa stagione e dipenderà dai risultati che farò; dall'altro però so che se volessi correre con la mia squadra, lì avrò sempre un posto per gareggiare".

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Ma quando gli è stato chiesto quante chance vi siano di vederlo il prossimo anno come pilota in sella a una moto della sua squadra, pur non escludendo del tutto la possibilità, Valentino Rossi ha lasciato intendere che le possibilità che ciò avvenga ad oggi siano poche: "Mi piacerebbe, ma per ora è più no che sì, ma non è nemmeno detto – ha risposto difatti il nove volte campione del mondo -. È difficile, non impossibile, ma bisogna vedere per prima cosa se riesco a essere competitivo: è quello che farà la differenza, nient'altro. La priorità – ha poi aggiunto – è solo quella di andare forte e continuare nel 2022 con la Petronas: nel contratto non ricordo clausole che mi precludano di correre con marchi diversi dalla Yamaha, ma di certo è difficile che nel 2022 possa essere un pilota alle dipendenza di me stesso".

Per quanto riguarda il costruttore a cui si affiancherà il team VR46 dal prossimo anno, Rossi invece non si è sbilanciato affermando che in questo momento sta parlando con tutti: "Sicuramente ci sono discorsi in corso con Yamaha, ma stiamo parlando anche con Aprilia, Ducati e Suzuki". Ciò che è certo dunque è che in un modo o nell'altro, nelle vesti di patron di un team o di pilota, Valentino Rossi nel 2022 sarà ancora in MotoGP, per tutto il resto invece bisognerà ancora attendere.

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