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Un tuffo nel passato per Verstappen, sale sulla Honda del 1965 e sfida Takuma Sato

Il pilota della Red Bull, al Tochigi Proving Ground, si è reso protagonista al volante della Honda RA272, la vettura con la quale Richie Ginther ha conquistato prima vittoria della casa giapponese in Formula 1 conquistando il Gran Premio del Messico del 1965. Insieme a lui anche Takuma Sato con il quale si è reso protagonista di numeri spettacolari in pista guidando la Red Bull RB7 del 2011.
A cura di Matteo Vana
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Il Gran Premio del Giappone, per la Honda, rappresenta la gara di casa nonché l'appuntamento più importante dell'intera stagione di Formula 1: il colosso nipponico, ora che motorizza la Red Bull, nutre grandi ambizioni di vittoria nella tappa di Suzuka e sfruttando soprattutto il talento di Max Verstappen nulla sembra essere precluso. Un weekend, quello giapponese, da vivere tutto d'un fiato per la casa del Sol Levante che, mentre fervono i preparativi per la gara ha concesso all'olandese la possibilità di scendere in pista al volante della Honda RA272, la vettura che ha regalato al Giappone la prima vittoria in Formula 1 nel 1965.

Uno show, quello andato in scena al Tochigi Proving Ground, al quale ha preso parte anche Takuma Sato, pilota giapponese con un passato in Formula 1 ma soprattutto primo nipponico a conquistare la 500 Miglia di Indianapolis; i due si sono ritrovati in pista e insieme a loro c'erano anche una Red Bull RB7 del 2011 e la Honda RA272 con cui Richie Ginther ha conquistato la sua prima vittoria nel Gran Premio del Messico del 1965. "Penso che la vettura più datata che avevo guidato prima d'ora fosse del 2008. Questa monoposto è abbastanza diversa, ma mi è davvero piaciuta. L’emozione pura trasmessa dal motore e dalla macchina stessa è stata incredibile. Non mi sono nemmeno adattato correttamente alla macchina, ma è stata sicuramente un'esperienza straordinaria. Sono molto felice di essere nato un po' più tardi rispetto a quest'epoca, ma ovviamente sono davvero grato alla Honda per aver avuto questa possibilità. La differenza principale con la RB7 riguarda le cinture di sicurezza visto che sulla RA272 non c'erano e poi con la Honda ho dovuto cambiare marcia con una frizione a pedale, cosa che non facevo da un parecchio di tempo" ha dichiarato l'olandese.

Max Verstappen sulla Honda F1 del 1965 - Foto Twitter
Max Verstappen sulla Honda F1 del 1965 – Foto Twitter

Un tuffo nel passato per Max Verstappen, l'occasione per testare una vettura d'epoca così lontana dagli standard attuali oltre a un evento per celebrare la grande storia della Honda in Formula 1, parzialmente offuscata dagli ultimi anni bui con la McLaren. Grazie alla partnership con la Red Bull, però, il motorista giapponese sembra essere tornato ai livelli di un tempo e una vittoria nella gara di casa, davanti al proprio pubblico, renderebbe memorabile un 2019 che, al momento, può già vantare ben due vittorie in Formula 1.

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