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Sulla pista di Baku c’è la curva più temuta del mondiale di Formula 1

La curva 8 del circuito di Baku, dove si disputa il Gran Premio dell’Azerbaigian, è la più temuta della Formula 1. Fa parte del tratto del percorso che attraversa la zona della città vecchia e la curva che costeggia il castello è la più stretta di tutto il Circus. Sono quattro gli incidenti che hanno visto protagonista questa strettoia: quelli di Perez e Palmer nel 2017, ma soprattutto quelli di Kubica e Leclerc del 2019.
A cura di Valerio Albertini
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Il circuito di Baku, su cui si disputa il Gran Premio dell'Azerbaigian, è uno dei più interessanti e controversi della Formula 1. Sulla pista, lunga 6.003 metri, si alternano uno dei rettilinei più lunghi del Circus, che misura 2.200 metri, e 20 curve. Una di queste, la curva 8, è la più temuta della Formula 1. Si tratta della prima delle cinque che si trovano nella zona vicina alle fortificazioni della città vecchia di Baku. È il punto più iconico dell'intero percorso e mette i piloti di fronte alla necessità di operare un secco cambio di direzione verso sinistra, mantenendo una prudenza necessaria a causa del restringimento del tracciato fino a poco più di 7 metri di larghezza, che consente il passaggio di un'unica monoposto per volta. Il punto in cui si costeggia il castello, prima di scollinare verso il tratto veloce del circuito, corrisponde alla curva più stretta, e dunque più temuta, dell'intero Circus. Secondo i dati di Brembo, la velocità con cui si entra nella strettoia è di 215 km/h, mentre quella con cui si esce è di 104 km/h. Lo spazio e il tempo di frenata sono rispettivamente di 59 metri e 1,44 secondi.

Oggetto di polemiche sin dall'inizio, negli anni quella parte del circuito ha subito più di una modifica per ridurre il rischio di imbottigliamento, quasi scontato in caso di contatti tra piloti o guasti alle monoposto. In Formula 2, infatti, si è spesso verificata questa situazione, con gli incidenti che hanno reso impossibile il transito delle altre vetture, a causa della mancanza di spazio. Anche in Formula 1, la curva 8 del Gran Premio dell'Azerbaigian si è resa protagonista di episodi poco piacevoli, come quanto accaduto a Sergio Perez e Jolyon Palmer nelle qualifiche del 2017 e a Charles Leclerc e Robert Kubica in quelle del 2019.

Gli incidenti nel 2017 e nel 2019

Il primo pilota di Formula 1 ad andare a muro sulla curva 8 di Baku è stato Sergio Perez della Force India, nel primo turno delle qualifiche del 2017. Il messicano ha affrontato la strettoia a grande velocità, senza evitare il cordolo. Non è poi riuscito a virare verso sinistra e ha colpito le barriere, distruggendo il lato destro della vettura. Stessa sorte è toccata poco dopo al pilota Renault Jolyon Palmer, che è finito sul cordolo e non è riuscito a evitare l'impatto tra la sua monoposto e le barriere posizionate sul lato destro.

Due anni dopo, nonostante la riduzione del cordolo apportata proprio in seguito ai due incidenti sopracitati, sono prima il pilota della Williams Robert Kubica e poi il ferrarista Charles Leclerc a fermare la propria corsa sulla curva 8 del Gran Premio dell'Azerbaigian. Il polacco va a muro nel Q1, impattando in pieno contro le barriere, dopo averle sfiorate già in entrata con la ruota anteriore sinistra. Nella sessione successiva, anche il monegasco taglia il cordolo e finisce a grande velocità contro le barriere, perdendo la possibilità di partire in pole position il giorno dopo. Charles è illeso, ma non riesce a nascondere la delusione per il suo errore: "Sono stupido, sono stupido. Ho buttato all'aria tutto". Nonostante quattro incidenti pericolosi, fortunatamente tutti i piloti coinvolti se la sono cavata soltanto con un po' di frustrazione e un grande spavento.

Le modifiche nel 2017 e nel 2021

La mattina successiva agli episodi che hanno riguardato Sergio Perez e Jolyon Palmer nelle qualifiche del GP del 2017, la FIA ha deciso di modificare il cordolo della curva, eliminando il bordo di plastica del tornante stretto e sostituendolo con una versione verniciata. Proprio il messicano, che più di Palmer aveva subito la presenza del bordo nella dinamica del suo incidente, è stato uno dei piloti che più ha spinto affinché fosse approvata la modifica: "Il cordolo è molto difficile, è decisamente stretto ed è facile sbagliare". Il limite della curva viene, così, abbreviato e il bordo della pista riallineato.

Dopo gli incidenti di Leclerc e Kubica nel 2019 e lo stop forzato causa pandemia dello scorso anno, alla vigilia del Gran Premio del 2021, la FIA ha chiesto e ottenuto una nuova modifica al cordolo della curva 8. Questo è stato ridotto, per permettere ai piloti di essere più aggressivi in entrata, senza rischiare sistematicamente di finire contro le barriere. L'indicazione è arrivata dal direttore di gara Michael Masi, ma non ha attirato il consenso di tutti i piloti coinvolti. In particolare, il francese Pierre Gasly, pilota di Alpha Tauri, non ha apprezzato il fatto che la modifica sia stata approvata con così poco preavviso: "Non so perché hanno deciso di adottare questa modifica. Adesso quella curva sarà molto più veloce. Sembra una modifica marginale, ma in gara farà la differenza".

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