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Quando Schumacher e la Ferrari vinsero il Mondiale F1 a luglio: “Più faticosa la festa”

Il 21 luglio 2002, trionfando a Magny Cours nel GP di Francia, Michael Schumacher divenne campione del mondo per la quinta volta. Schumacher eguagliò il primato di Fangio, che durava da quasi 45 anni. Con una Ferrari quasi imbattibile Schumacher vinse il titolo nel mese di luglio, record imbattuto, e pochi giorni dopo disse: “Per me è stata più faticosa la festa che il Gran Premio”.
A cura di Alessio Morra
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Gli anni vissuti da Michael Schumacher alla Ferrari sono stati strepitosi. Le prime quattro stagioni sono andate in crescendo: le le prime vittorie nel 1996, poi per due volte Schumi si è giocato il titolo all'ultima gara, mentre nel 1999 un infortunio gli tolse il Mondiale. Dal 2000 al 2004 Michael è stato quasi imbattibile e c'è stata una stagione, quella 2002, in cui il tedesco realizzò un record che sarà per sempre imbattibile. Vinse il titolo a luglio, lo ottenne dopo aver trionfato nel GP di Francia.

Il dominio della Ferrari nel Mondiale 2002

Michael Schumacher è campione del mondo in carica e sa all'alba del Mondiale 2002 di essere favoritissimo. La Ferrari però è molto più forte del previsto e agli avversari lascia le briciole. Schumi vince cinque delle prime sei gare – lascia la Malesia a Montoya – ed è secondo dietro a Coulthard a Montecarlo. Con sette vittorie e dieci podi nelle prime dieci gare Schumacher si presenta a Magny Cours, dove dal 1991 al 2008 si è tenuto il Gran Premio di Francia, con il primo matchpoint: può e vuole vincere il Mondiale e sa di poterlo fare lì, domenica 21 luglio.

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GP Francia 2002, epilogo a sorpresa

La pole se la prende Montoya per appena ventitré millesimi di secondo e il colombiano parte pure bene, mentre Barrichello si ferma nel giro di formazione. Il Gran Premio è davvero molto bello e ricco di colpi di scena. Schumacher subisce anche una penalità, perde posizioni, ma fermandosi prima per due volte riesce a recuperare posizioni su tutti ma non su Kimi Raikkonen che vede il primo successo della sua carriera alla prima stagione con la McLaren. Ma in nessuna gara non c'è mai nulla di scontato.

Quando mancano quattro giri al termine si rompe il motore della Toyota dello scozzese Allan McNish, che lascia tanto olio in pista. Raikkonen non se ne accorge e quando trova quell'olio sulla pista non lo evita e va lungo, Schumacher ne approfitta e lo sorpassa. Michael vince sul filo: ottavo successo del 2002 e soprattutto quinto titolo Mondiale in carriera, tanti quanti il mito Fangio, e terzo in fila per la Ferrari, che vincerà poi anche quello Costruttori.

Dopo la gara il pilota è raggiante: "Alla fine sembrava non finisse mai. Sentivo un gran peso sulle spalle, una pressione incredibile. Quando sono passato sotto la bandiera a scacchi ho sentito un’esplosione di emozioni perché ho realizzato quanto significa questo successo per me e quanto amo questo sport. Tutti i titoli sono speciali per me, ognuno in maniera diversa, così come le vittorie: non ci si abitua mai".

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Più faticosa la festa che il Gran Premio per Schumacher

Un Mondiale talmente dominato che più che nel Gp di Francia Schumacher disse poi di aver faticato di più dopo la festa che organizzò la Ferrari, alla buona, la sera del titolo numero cinque: "Abbiamo improvvisato la festa così su due piedi e lunedì all' alba, quando tutto è finito, ero molto più provato che al termine del GP. Dopo poche ore di sonno, quando mi sono svegliato ero uno straccio". 

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