Piastri risponde alla domanda più scomoda sul Mondiale F1 prima del GP Qatar: “Ne abbiamo discusso”

Con 58 punti ancora in palio e il GP del Qatar in formato Sprint, il Mondiale della Formula 1 2025 si prepara all'ultima sfida a tre tra Norris, Piastri e Verstappen. La McLaren arriva a Losail dopo settimane complicate, con la rimonta del pilota della Red Bull che ha riaperto tutto.
Il britannico guida il campionato, l'australiano è secondo a pari punti con il quattro volte campione del mondo, ma la pressione interna è cresciuta: la squadra teme di perdere il titolo proprio nel momento decisivo.

Piastri rompe il silenzio sugli ordini di squadra McLaren
Il nodo è uno solo, quello che il paddock considera da giorni la domanda più scomoda del Mondiale: "Piastri dovrà aiutare Norris?".
L'australiano ha scelto di rispondere senza giri di parole. "Abbiamo avuto una discussione molto breve e la risposta è no" ha infatti spiegato ai media in Qatar, ribadendo che la McLaren non ricorrerà agli ordini di scuderia nonostante la classifica favorisca il britannico.
Una presa di posizione netta che rispecchia la filosofia del team e che soprattutto permette a Piastri di restare pienamente in lotta per il titolo: "Sono ancora a pari punti con Max e ho una buona possibilità di vincere se le cose vanno per il verso giusto". Il messaggio è chiaro: McLaren non sacrificherà l'australiano per blindare Norris. E Piastri difenderà la propria corsa iridata fino all'ultimo giro.

Il rischio Verstappen e la pressione del paddock
Nelle ultime gare la rimonta di Max Verstappen e la doppia squalifica delle McLaren a Las Vegas hanno cambiato il copione. L'olandese ha raccolto più punti di entrambi i piloti della scuderia di Woking, con Piastri reduce da una sequenza difficile che l'ha allontanato dai podi. È questo scenario a rendere ancora più delicata la scelta del team: lasciare liberi i piloti significa concedere a Verstappen la possibilità di infilarsi nella sfida interna.
Lo sa lo stesso Piastri, che però rifiuta di trasformare Norris in un avversario protetto: l'unico modo per restare vivo nel Mondiale è vincere, senza dipendere dalle mosse del box. "Cercherò di fare il miglior weekend possibile e vedrò cosa succede" ripete, consapevole che la sua corsa al titolo dipende anche da ciò che faranno gli altri.
Mentre Mercedes e Ferrari possono interferire, Piastri non si aspetta regali: "Non mi aspetto che qualcuno mi renda la vita facile". La posta in gioco è enorme. La McLaren rischia di perdere un titolo che sembrava indirizzato, e il Qatar potrebbe già essere il crocevia della stagione.

L'australiano si gioca tutto: "Voglio restare in corsa"
Piastri arriva a Losail con la consapevolezza di dover cambiare passo dopo un periodo in salita. Ma resta convinto di poter lottare: il tracciato gli si addice, la Sprint può rimescolare la classifica e soprattutto non esistono più margini per tatticismi.
In un Mondiale deciso dai dettagli, la McLaren sceglie la via più rischiosa: nessun ordine di scuderia, libertà totale di gara. Una scelta che può trasformare il Qatar in un punto di svolta definitivo. Piastri, intanto, ha già mandato il messaggio che tutti aspettavano. E lo ha fatto nel momento più scomodo dell'anno.