Perché l’ingegnere di Verstappen è scoppiato a piangere ad Abu Dhabi: la moglie di Lambiase svela il motivo

Le immagini di Gianpiero Lambiase in lacrime sul muretto box della Red Bull ad Abu Dhabi hanno colpito il paddock e il pubblico della Formula 1. Lo storico ingegnere di pista di Max Verstappen, punto di riferimento tecnico e umano del quattro volte campione del mondo, è apparso visibilmente provato subito dopo la bandiera a scacchi. Non era solo tensione sportiva per una clamorosa rimonta iridata sfumata per soli due punti con l'olandese battuto da Lando Norris.
A spiegare il motivo di quell'emozione è stata la moglie Eloisa Lambiase, che nei giorni successivi ha pubblicato un messaggio sul proprio profilo Facebook raccontando una parte delicata della loro vita privata. Nel post, accompagnato da immagini e da un video condiviso dalla bakery londinese Ro & Mary's, Eloisa ha ringraziato l'équipe medica che l'ha seguita nel suo percorso oncologico: "I cupcake più belli fatti dalle due anime più belle, per l'incredibile equipe medica. Sarò per sempre grata a tutta l'equipe medica, agli amici e alla famiglia che hanno dimostrato tanto amore, gentilezza e generosità e compassione. I viaggi non sono finiti…ma con il supporto che ho alle spalle posso affrontare tutto. Vi amo tutti".

La didascalia del video pubblicato il 9 dicembre 2025 ha chiarito ulteriormente la situazione, parlando apertamente di un traguardo importante nel percorso contro il cancro al seno, senza però indicare una conclusione definitiva delle cure. Un passaggio che dà senso a mesi difficili vissuti lontano dalle piste.
Le assenze nel 2025 e il peso emotivo su Lambiase
Durante la stagione di Formula 1 2025, Lambiase aveva infatti saltato alcuni appuntamenti chiave, in particolare Austria e Belgio, ufficialmente per "motivi personali". Al suo posto, al muretto, era stato chiamato Simon Rennie. Un'assenza che all'epoca era rimasta avvolta dal riserbo, ma che oggi trova una spiegazione chiara.
Il pianto di Abu Dhabi è diventato così la fotografia di un carico emotivo accumulato nel tempo: settimane divise tra il lavoro in pista e una battaglia combattuta a casa, lontano dai riflettori della Formula 1. Non a caso, anche Verstappen aveva parlato di "un anno molto difficile" per il suo amico, prima ancora che ingegnere di pista, evitando però qualsiasi dettaglio.

Negli stessi giorni, Lambiase è stato anche accostato a un possibile futuro lontano da Milton Keynes, con voci che lo indicano come profilo appetibile per Aston Martin. Rumors per ora rimasti tali, ma che si inseriscono in un momento di riflessione personale e professionale per uno degli uomini chiave del box Red Bull.
Oggi, grazie alle parole di Eloisa, il quadro è più chiaro: le lacrime di Abu Dhabi non erano per una gara o per un mondiale perso per soli due punti, ma per un percorso umano complesso, affrontato in silenzio per mesi.