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MotoGP 2020, GP Jerez a porte chiuse: bocciato il debutto Mondiale con spettatori sugli spalti

Le prime due gare della MotoGP 2020 in programma il 19 e il 26 luglio a Jerez si disputeranno a porte chiuse. Dorna e Governo dell’Andalusia bocciano la proposta del sindaco della cittadina sede del circuito di consentire l’accesso al pubblico sugli spalti: “costi elevati e rischio nuovi contagi da Coronavirus ancora troppo alto”.
A cura di Michele Mazzeo
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Anche il debutto della MotoGP 2020 sarà a “porte chiuse”. Il sindaco di Jerez de la Frontera, che il 19 e il 26 luglio sul circuito Angel Nieto ospiterà le prime due prove stagionali della classe regina del Motomondiale, alla fine si è dovuto arrendere. La sua proposta di consentire l’accesso al pubblico per le gare inaugurali della nuova stagione è stata infatti respinta sia dalla Dorna, organizzatrice del campionato Mondiale, che dal Governo dell’Andalusia. La causa di questo rigetto va ricercata nella volontà di evitare una possibile ricrescita dei contagi da Coronavirus (qui gli aggiornamenti con le ultime notizie dall’Italia e dall’estero) in un Paese, la Spagna, appena tornato alla “normalità” dopo 100 giorni di stato di allerta per l’emergenza sanitaria.

MotoGP 2020, GP Jerez a porte chiuse per evitare nuovi casi di Covid-19

A riferirlo lo stesso governo locale: “Il Consiglio comunale di Jerez, il governo andaluso e Dorna – si legge in una nota riportata dal quotidiano spagnolo Marca – hanno concordato all'unanimità di tenere a porte chiuse le gare che si svolgeranno presto sul circuito di Jerez-Ángel Nieto. Al fine di prendere la decisione – prosegue nel comunicato -, sono stati analizzati diversi fattori, tra cui i limiti di capacità , che sarebbe stata ridotta a un terzo per soddisfare i requisiti e le misure di sicurezza e prevenzione per evitare nuovi contagi e con essi un possibile nuovo scoppio di COVID-19”.

Le motivazioni: "Costi elevati e rischio contagi troppo alto"

“Allo stesso modo – si legge ancora -, sono stati presi in considerazione i costi di attuazione di tutte queste misure per l'accoglienza del pubblico nelle circostanze attuali, il che comporterebbe un costo aggiuntivo significativo per l'organizzazione e il Circuito. Durante l'incontro – conclude la nota del Governo locale – tutte le parti hanno convenuto di preferire, nelle circostanze attuali, che gli sforzi si concentrino sulla garanzia della sicurezza delle squadre e del personale, sullo svolgimento della competizione, evitando gli assembramenti e un possibile effetto a catena, di modo da proiettare quindi la migliore immagine di Jerez, della provincia di Cadice e dell'Andalusia in questi importanti eventi sportivi”.

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