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Minardi consiglia a Vasseur più empatia e coerenza: “Diceva che stava migliorando l’SF-25. E invece..”

La stagione 2025 della Ferrari in Formula 1 si chiude senza vittorie e con un netto passo indietro in classifica. Giancarlo Minardi analizza la gestione di Frederic Vasseur, indicando empatia e coerenza comunicativa come nodi irrisolti, soprattutto sul caso SF-25 e sullo stop anticipato allo sviluppo.
A cura di Michele Mazzeo
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La stagione 2025 della Ferrari si è chiusa come una delle più deludenti dell'era recente: zero vittorie, appena sette podi (tutti conquistati da Charles Leclerc, con un Lewis Hamilton rimasto a secco) e il quarto posto nel Mondiale Costruttori, dopo il secondo, ad una manciata di punti dalla McLaren, centrato dodici mesi prima. Un bilancio che inevitabilmente porta al centro del dibattito la figura di Frederic Vasseur, team principal dal gennaio 2023, chiamato ora a dare risposte concrete dopo tre anni di gestione.

Charles Leclerc ha chiesto pubblicamente tempo e fiducia per il manager francese, ma il contesto è cambiato. La SF-25 non è mai stata una monoposto da vertice e la Ferrari ha chiuso l'ultimo anno del ciclo regolamentare a effetto suolo senza una vera traiettoria di crescita. Il tema non è solo tecnico, ma anche gestionale e comunicativo.

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Minardi avverte Vasseur: empatia e coerenza per salvare la Ferrari dopo il flop SF-25

A inserirsi nel dibattito è Giancarlo Minardi, una delle voci più autorevoli del motorsport italiano. Un profilo che gli consente di parlare con cognizione di causa delle dinamiche di una squadra di Formula 1.

Nell'intervista rilasciata a Leo Turrini per il Quotidiano Sportivo, Minardi ha indicato con chiarezza due punti critici della gestione Vasseur. Il primo riguarda la dimensione umana: "Fossi in lui cercherei di imparare finalmente l'italiano. In un gruppo di lavoro competitivo non di rado l'empatia vale quanto se non più di un aumento di stipendio". Un passaggio che va oltre l'aspetto linguistico e richiama la necessità di una leadership più integrata nel contesto culturale di Maranello.

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Il secondo nodo è ancora più delicato e tocca la coerenza della comunicazione pubblica. Per mesi Vasseur ha parlato di una SF-25 in fase di sviluppo, salvo poi rivelare in autunno che il progetto era stato di fatto congelato già ad aprile per concentrare risorse e budget sulla monoposto del 2026. "Al suo posto starei più attento alle esternazioni pubbliche, per mesi ha garantito che stavano lavorando sulla SF-25 per migliorarla e invece in autunno ha raccontato che già da aprile avevano deciso di interrompere lo sviluppo per puntare tutto sul 2026. Un po' incongruo, no?", ha osservato Minardi.

Una discrepanza che ha alimentato dubbi all'esterno e tensioni all'interno, in una stagione segnata anche dalle frustrazioni espresse pubblicamente da Leclerc e Hamilton. In Ferrari, la comunicazione non è mai un dettaglio: costruisce aspettative e incide sulla credibilità del management.

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Ferrari, Vasseur e il bivio del 2026

Il 2026 rappresenta una svolta totale per la Formula 1, con un cambio regolamentare che azzera i riferimenti tecnici. Minardi riconosce il valore della stabilità dirigenziale, ricordando che a un team principal servono tre o quattro anni per lasciare un'impronta reale. Ma il tempo delle attenuanti sta finendo.

Dopo una SF-25 nata da scelte radicali e mai davvero competitiva, Vasseur è chiamato a dimostrare di saper guidare la Ferrari non solo sul piano tecnico, ma anche su quello umano e comunicativo. Il consiglio di Minardi è netto: senza empatia e coerenza, nemmeno il progetto migliore può reggere il peso della Ferrari.

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