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Marc Marquez svela come è cambiata la sua vita in Italia dopo il ritiro di Valentino Rossi

Alla vigilia del GP del Mugello, il fuoriclasse spagnolo della Ducati torna sul rapporto complicato con i tifosi italiani dopo lo scontro con Rossi nel 2015: “Sta migliorando”. I motivi? Il ritiro del Dottore e l’accoglienza ricevuta a Borgo Panigale.
A cura di Michele Mazzeo
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Il primo GP d'Italia da pilota ufficiale Ducati e un clima che, lentamente, inizia a cambiare. Marc Marquez arriva al Mugello da protagonista assoluto della prima parte di stagione MotoGP 2025, ma anche da osservato speciale per quel passato mai del tutto digerito dalla maggioranza del tifo italiano. Il riferimento è inevitabilmente al 2015, anno della frattura irreparabile con Valentino Rossi. Un episodio che ancora oggi condiziona il rapporto con parte del pubblico nostrano.

"Non posso negare che dal 2015 ci sono stati dei momenti di tensione", ha ammesso Marquez in un'intervista a la Repubblica, confermando che la ferita non è mai stata completamente rimarginata, come era stato d'altronde palese visto il comportamento tenuto lo scorso anno sotto il podio a Misano (con Bagnaia che, compiendo un gran gesto, ha preso le sue difese). E non lo sarà presto, soprattutto dopo che ha ribadito l'assenza totale di contatti con il nove volte campione del mondo: "Non l'ho più risentito".

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Parole fredde, nette. Ma anche un'apertura, seppur indiretta, a una nuova fase. Sì, perché secondo l'otto volte iridato, qualcosa si sta muovendo nel rapporto con i tifosi italiani, soprattutto dopo l'addio alle corse del Dottore e il passaggio in rosso.

"Penso che il rapporto con i tifosi italiani sia migliorato negli ultimi anni. Il fatto che io sia un pilota Ducati in questo senso aiuta", ha detto Marquez nella media session del giovedì, parlando direttamente dal paddock del Mugello, un circuito dove finora non ha mai trionfato, ma che potrebbe diventare teatro della sua definitiva consacrazione in rosso.

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L'essere diventato pilota ufficiale Ducati – in un box condiviso con Francesco Bagnaia, vincitore delle ultime cinque gare (tra sprint e lunghe) del GP d'Italia – è un elemento chiave per comprendere questo lento cambio di prospettiva. L'adozione da parte della tifoseria, ancora in larga parte legata al "Dottore", non è automatica, ma Marquez sente il clima più sereno.

"Anche con la Ducati sta andando molto bene. Mi sono trovato molto bene, nel senso che mi sono sentito subito accolto molto bene da loro, e quindi ora il mio compito è solo quello di dare il massimo in pista e dare spettacolo al 100%", ha aggiunto, consapevole che solo i risultati potranno davvero ribaltare l'immaginario del tifoso italiano medio.

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E chissà che un successo proprio al Mugello – in casa Bagnaia, in casa Ducati, in casa dei tifosi di Rossi – non possa segnare il punto di svolta definitivo in una storia di rivalità e risentimento che dura ormai da un decennio. Intanto, Marquez guarda avanti. È leader del Mondiale e, in caso di trionfo finale, eguaglierebbe proprio il numero di titoli vinti dal suo eterno rivale. Un incrocio che sa di destino.

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