Marc Marquez a un passo dal titolo in MotoGP: “Ho perso due o tre anni, questa è la mia seconda vita”

Marc Marquez è ormai pronto a festeggiare la vittoria del Mondiale di MotoGP. Una stagione mai in discussione per il pilota della Ducati capace di fare il vuoto alle sue spalle inseguito forse dal solo Alex, suo fratello, con il quale duella gara dopo gara. Lo spagnolo non potrà vincere il titolo nella Sprint Race ma solamente nella gara lunga di Motegi in Giappone, prossimo appuntamento con la MotoGP in questo weekend. Per conquistare il 9° titolo avrà bisogno di guadagnare 3 punti su suo fratello Alex in tutto il weekend (tra Sprint e GP).
Nel corso di un'intervista rilasciata a Sky Sport il pilota spagnolo ha parlato della sua stagione e dell'emozione di essere ormai a un passo da quel titolo che rappresenta una svolta per la sua carriera. "Questo sarà il titolo della svolta, la chiusura del periodo più difficile della mia carriera – ha spiegato -. Le ultime stagioni sono state molto complicate, ho perso due o tre anni di carriera perché ero a casa".

L'emozione è tanta, la strada da percorrere per arrivare fin qui è stata lunga e di questo Marquez ne è consapevole. "Questa rappresenta la mia seconda vita in MotoGP – prosegue ancora -. Per me sarà come chiudere un cerchio che ha preso il via cinque anni fa dopo un infortunio molto grave". Marquez si è mai tirato indietro in pista. Ama l'adrenalina, il rischio e forse qualche volta questo l'ha portato a farsi male sul serio. Proprio il suo stop prolungato dalle corse gli ha consentito di riflettere anche sulla sua guida: "Da pilota amo l'adrenalina ma ho anche capito che a volte bisogna ridurre i rischi e preservare il proprio fisico e consentirgli di recuperare specie dopo un determinato infortunio".
Marc Marquez e l'emozione di essere vicinissimo al titolo
Ora però è il tempo di pensare ad altro, voltare pagina, iniziare a ragionare già da campione del mondo. Solo suo fratello potrebbe ostacolarlo ma ormai è impossibile che Marc Marquez possa perdere questo titolo che ha praticamente in tasca virtualmente da diverse gare. Serve solo la matematica per sancire un successo mai in discussione. "Questa volta invece sarà il titolo che mi consentirà di voltare pagina – ha concluso -. Tutti pensano che sia fatta, che sia semplice fare tre punti più di Alex, ma in realtà non è affatto scontato perché mio fratello sta guidando molto bene da inizio anno. Quindi, se non sarà qui in Giappone, aspetterò, prima o poi arriverà".