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L’ultima stagione in MotoGP di Valentino Rossi diventa una serie TV: l’annuncio di Amazon

Annunciata ufficialmente la serie TV sulla MotoGP 2021: uscirà nel 2022 e si potrà vedere su Amazon Prime Video. La docuserie svelerà il dietro le quinte della classe regina del Motomondiale durante l’ultima stagione da pilota di Valentino Rossi e i retroscena della lotta iridata tra Quartararo e Bagnaia.
A cura di Michele Mazzeo
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Anche la MotoGP avrà la sua serie TV. Sulla scorta del successo di ‘Drive to Survive', la docuserie Netflix che racconta i retroscena del paddock della Formula 1, anche gli appassionati delle due ruote potranno vedere il dietro le quinte della classe regina del Motomondiale. E per il debutto non è stata scelta una stagione qualunque, ma una di quelle che rimarrà nella storia del motociclismo e dello sport in generale, vale a dire l'ultima stagione in MotoGP di Valentino Rossi.

La serie difatti è già stata prodotta e si riferisce al campionato del mondo della MotoGP 2021, quello appena terminato vinto da Fabio Quartararo e segnato dall'addio del leggendario pilota di Tavullia. L'attesa docuserie, divisa in otto puntate da 50 minuti ciascuna, che si potrà vedere sulla piattaforma streaming Amazon Prime Video sarà presentata in anteprima nel 2022 in Francia, Italia e Spagna e in più di 150 paesi, inclusi Regno Unito e Stati Uniti.

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Come annunciato ufficialmente da Amazon, la serie promette di portare gli spettatori dietro le quinte del campionato motociclistico più veloce del mondo, mostrando la MotoGP come mai vista prima. Dalle sessioni di allenamento alle riunioni dei team e tanto altro. Protagonisti di questa attesissima prima stagione saranno i piloti Valentino Rossi, Marc Marquez, Fabio Quartararo, Pecco Bagnaia, Joan Mir e Jack Miller, oltre a team manager e altre figure chiave all'interno del paddock della classe regina del Motomondiale.

Lo scopo di questa serie è quello di attirare nuovo pubblico (soprattutto tra i più giovani) per la MotoGP e aumentare quindi l'interesse a livello globale per questo sport. Ripercorrendo quindi quanto fatto dalla Formula 1 con ‘Drive to Survive' che ha ampliato sensibilmente il bacino di appassionati del Circus soprattutto in quei Paesi dove prima non aveva grosso seguito e in tal senso i 400mila spettatori che hanno assiepato le tribune del circuito di Austin nel corso del fine settimana del GP degli Stati Uniti sono l'esempio più lampante di quanto una serie TV possa aver fatto bene alla F1. Cosa che Dorna si augura avvenga anche per la top-class del Motomondiale che dal prossimo anno dovrà fare i conti con la perdita di un catalizzatore di attenzioni come Valentino Rossi.

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