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Lo sfogo di Andrea Iannone sui social: “Positivi alla cocaina ok, agli innocenti 4 anni”

Andrea Iannone squalificato per ben 4 anni, dopo che il TAS ha bocciato il ricorso sull’iniziale stop di 17 mesi per la positività al Drostanolone, ha puntato il dito contro i nuovi provvedimenti dell’Agenzia Mondiale Anti-doping, in merito all’uso di sostanze stupefacenti da parte degli atleti, più leggere se si risulta positivi lontano dagli eventi sportivi.
A cura di Marco Beltrami
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Andrea Iannone ha utilizzato i social per quello che un vero e proprio sfogo. Il pilota ha criticato in maniera aspra i nuovi provvedimenti della Wada (l'Agenzia Mondiale Anti-doping), in merito all'uso di sostanze stupefacenti da parte degli atleti, più leggere se si risulta positivi lontano dagli eventi sportivi. Iannone squalificato per 4 anni, dopo la positività al Drostalonone, si è detto "incredulo".

"Sempre più incredulo, positivi alla cocaina tutto ok, mentre gli innocenti vengono condannati a 4 anni! Complimenti". Con queste parole Andrea Iannone si è sfogato in una delle sue stories di Instagram, postando una foto relativa ad una persona che sniffa cocaina. Una presa di posizione forte quella del pilota MotoGP, a sottolineare quella che a suo giudizio è una contraddizione. Iannonem  che si è sempre dichiarato innocente, è stato squalificato per ben 4 anni, dopo che il TAS ha bocciato il ricorso sull'iniziale stop di 17 mesi per la positività al Drostanolone il 17 dicembre 2019 in un test successivo al GP di Malesia. Dopo le nuove disposizione della Wada invece gli sportivi positivi a sostanze stupefacenti in controlli effettuati lontano dagli eventi sportivi, andranno incontro ad uno "sconto", con squalifiche di pochi mesi.

L'Agenzia Mondiale Anti-doping ha messo in atto una nuova politica a partire dall'inizio del 2021, che riguarda il ricorso da parte di atleti a sostanze stupefacenti. Ad oggi infatti se uno sportivo professionista dovesse risultare positivo a cocaina, o altre droghe, ma lontano dagli eventi, potrebbe incassare una squalifica di 3 mesi (da ridurre ulteriormente n caso di inizio di un percorso riabilitativo. Al contrario, in caso di positività ai controlli durante una manifestazione lo stop sarebbe ancora di 4 anni.  Il motivo di questa scelta? La volontà della Wada di aiutare gli atleti ad uscire dalle dipendenze. Con un provvedimento però che ha sollevato non poche perplessità visto che c'è il rischio, con un alleggerimento delle pene, di un aumento dei casi soprattutto non a ridosso di eventi sportivi.

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