Leclerc sbatte contro il muro prima della Sprint a Miami: cosa è successo durante il giro di ricognizione

A muro prima ancora di cominciare. Sotto una pioggia torrenziale, Charles Leclerc c'è finito assieme alla sua Ferrari durante il giro di ricognizione prima della Sprint Race, compromettendo così la sua partecipazione alla ‘gara corta' del sabato in programma nel Gran Premio di Miami. Le immagini che arrivano dalla pista scolpiscono il momento difficilissimo della Scuderia di Maranello, sulla cui scelta di montare gomme intermedie (rispetto a quelle da bagnato usate da tutti gli altri team) sono sorte grandi perplessità alla luce della situazione dell'asfalto per le condizioni pessime del meteo. Il resto lo ha fatto il fenomeno dell'aquaplaning che ha favorito l'effetto scivolamento e impedito, di fatto, il controllo della vettura che ha riportato gravi danni alla sospensioni a causa dell'impatto.
"Aquaplaning completo. Non stavo nemmeno spingendo. Non credo di poter tornare indietro", sono state le parole del pilota monegasco nel Team Radio, che già era stato pessimista nella giornata del venerdì per come erano andate le cose ("la macchina è questa"). Adesso l'ennesima, amara, constatazione per la sua SF-25 che, ironia della sorte, s'è ritrovata fuori causa senza colpo ferire. "Ero io quello dietro al volante e ho commesso l'errore – ha ammesso a caldo -. La macchina non rispondeva più rispetto a quello che io facevo".
Cosa è successo durante il giro di ricognizione prima della Sprint
Il pilota monegasco è andato a sbattere contro il muro nel lungo tratto veloce prima della curva 11: la più classica delle pozzanghere, in quel tratto d'asfalto allagato, ha reso impossibile tenere la giusta traiettoria. L'urto contro i limiti del circuito ha provocato l'avaria irreparabile per la monoposto del Cavallino, rovinata sulla parte destra. Leclerc ha tentato anche di tornare ai box ma ha dovuto rinunciare, costretto a parcheggiare la macchina portata via dagli steward.
Il capo della Ferrari in F1, Fred Vasseur, ha commentato l'episodio sostenendo che la forte pioggia è arrivata solo dopo che la squadra aveva fatto scendere in pista entrambe le monoposto con pneumatici intermedi. Una spiegazione che non ha convinto.

La direzione gara ha riscontrato subito che la macchina di Leclerc era in "condizioni pericolose" e, in virtù del regolamento, non c'era altra scelta che fermarsi: le norme prevedono che un pilota debba abbandonare il circuito non appena sia ci siano le condizioni per farlo in sicurezza se la sua auto ha "danni significativi ed evidenti", tali da rappresentare un "rischio immediato per l'incolumità dei piloti".
La Sprint Race è stata successivamente sospesa e la partenza riprogrammata per la situazione meteo e per le condizioni di visibilità impossibili. L'incidente di Leclerc sarà, invece, oggetto di indagini dopo la mini-corsa.