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Le storie tese tra Colapinto e Bearman, nelle libere in Ungheria succede di tutto: “Idiota”

Il pilota argentino dell’Alpine sbotta nel Team Radio a causa dell’atteggiamento ostruzionistico del rivale della Haas. “Non so proprio cosa ci facesse lì e cosa volesse fare”.
A cura di Maurizio De Santis
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"Idiota". Franco Colapinto ha proferito quella parola di disprezzo nel Team Radio, durante la seconda sessione delle prove libere del Gran Premio di F1 in Ungheria. Il pilota dell'Alpine ce l'ha con il rivale della Haas, Oliver Bearman, che ha avuto un atteggiamento incomprensibile quando gli ha rovinato il giro con un comportamento ostruzionistico. Perché l'ha fatto? Non riesce nemmeno a darsi una spiegazione sensata considerato che nulla era in ballo: è quanto emerge dal dialogo con il suo ingegnere di pista, Stuart Barlow. "Non so proprio cosa ci facesse lì e cosa volesse fare".

Cosa è successo tra Colapinto e Bearman all'Hungaroring

Colapinto ha chiuso la prima giornata di libere piazzandosi tra la 18ª e la 20ª posizione non senza incontrare grande difficoltà a causa del bilanciamento della monoposto. Ne ha parlato lui stesso alla fine della sessione nel corso della quale a complicare ancora di più le cose s'è messo anche Bearman. L'episodio è successo mentre l'argentino stava entrando nell'ultima curva ed era alla ricerca della migliore traiettoria possibile. L'atteggiamento del 20enne britannico lo ha spiazzato: invece di spostarsi e cedergli strada, ha accelerato quando il pilota Alpine ha provato a passarlo. Di qui lo sfogo con il muretto e l'insulto: "Idiota". Un anno fa il loro nome venne associato ad Estelle Ogilvy, l'influencer che, dopo aver chiuso una storia con Bearman, si legò a Colapinto.

Alpine in difficoltà nelle prime sessioni di libere

Quanto s'è visto in pista fa il paio con le parole di Colapinto che, rientrato nel paddock, non ha nascosto sensazioni negative. "I problemi che abbiamo sul giro singolo sono accentuati – ha ammesso nelle intervista ai media sudamericani e a Sky Sport -. Dobbiamo riuscire in una buona qualifica, altrimenti sarà molto difficile", ha spiegato l'argentino che, oltre ai limiti della vettura, è consapevole che ci sono alcuni settori strategici del tracciato dove tentare di guadagnare tempo e scalare posizioni: il rettilineo principale, così come quello dopo la curva 1, rappresentano ottime opportunità ma la A525 non eccelle in velocità massima. E il team ancora non è riuscito a capire cosa non va.

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