L’amara ammissione di Tardozzi su Bagnaia nell’ultimo GP della MotoGP 2025: “Siamo spalle al muro”

L'ultimo weekend del Mondiale MotoGP 2025 conferma il trend più inatteso dell'anno: Francesco Bagnaia continua a inseguire un feeling che non arriva. Il tre volte campione del mondo resta fuori dalla top-10 nelle prequalifiche del venerdì a Valencia, è costretto al passaggio dal Q1 e chiude una giornata in cui la GP25 continua a non restituirgli fiducia. Il fumo visto sulla moto nelle prime libere e il ritardo costante nel time attack hanno completato un quadro diventato ormai familiare.
In casa Ducati è Davide Tardozzi a certificare la profondità della crisi. Il team manager parla senza filtri, ammettendo che il rendimento di Bagnaia è diventato un caso tecnico senza precedenti recenti: "Vedere ‘Pecco' nelle condizioni in cui è stato per la maggior parte della stagione non è assolutamente normale". Il concetto chiave arriva poco dopo, quando riconosce che la squadra ha esaurito quasi tutte le strade percorribili: "Siamo un po' con le spalle al muro".

La dichiarazione fotografa la situazione di un pilota che, dopo tre anni in cui è stato in lotta per il titolo, ha vissuto una stagione segnata da una moto che non ha mai davvero compreso. Il problema principale resta la mancanza di feeling, soprattutto nel T4, dove Bagnaia perde quei due decimi che lo tengono lontano dai migliori. Una distanza resa ancora più evidente dal confronto con chi oggi detta il ritmo: Pedro Acosta e Marco Bezzecchi, protagonisti assoluti del venerdì con KTM e Aprilia.

Tardozzi non chiude però alla speranza, sottolineando la volontà della squadra di ritrovare almeno parzialmente la competitività nell'ultimo weekend dell'anno. "Spero che domani rimedieremo per vedere ancora ‘Pecco' lottare per il podio", dice, pur confermando che non arriveranno soluzioni radicali: nei test della prossima settimana si continuerà sulla strada del motore 2025, escluso come causa principale dei problemi.

Il contesto, intanto, non aiuta Bagnaia. Davanti volano Acosta, Bezzecchi, Morbidelli e Alex Marquez, mentre il piemontese resta a quasi sei decimi dalla vetta. Per accedere alla Q2 servirà un sabato perfetto, ma soprattutto servirà quella fiducia che finora è mancata. Perché, come ricorda Tardozzi, la MotoGP di oggi "non permette di fare quello che vuoi se ti manca anche solo un piccolo feeling".
E il venerdì di Valencia lo ha ricordato ancora una volta. Pecco chiude quattordicesimo, lontano dai migliori e dentro una crisi che nemmeno Ducati, stavolta, riesce più a mascherare.