La sorprendente ammissione di Hamilton sui problemi con la Ferrari: “Abbiamo peggiorato la macchina”

Il debutto di Lewis Hamilton in Ferrari si sta rivelando un percorso complesso. Alla vigilia del Gran Premio di Miami, sesto round del Mondiale di Formula 1 2025, il sette volte campione del mondo ha parlato apertamente del processo di adattamento alla SF-25, riconoscendo che il lavoro da fare è ancora lungo e articolato facendo anche una sorprendente ammissione riguardo al lavoro svolto sulla macchina nel corso dei weekend di gara.
"Ci sono tante cose che mi stanno frenando in questo momento, non è un solo elemento a creare ostacoli. È un insieme di fattori che devo ancora mettere a posto", ha difatti dichiarato Hamilton in conferenza stampa nel media day che apre il programma del weekend sul circuito della città della Florida. Il britannico ha inoltre ricordato come anche il passaggio in Mercedes nel 2013 fu inizialmente complicato, a dimostrazione di quanto sia fisiologico un periodo di rodaggio: "Anche quando sono passato in Mercedes nel 2013, i primi sei mesi non furono affatto semplici. Mi ci volle tempo per adattarmi alla macchina e alle persone intorno a me" ha infatti premesso il 40enne di Stevenage.

Hamilton ha sottolineato che l’adattamento non riguarda solo il comportamento della vettura, ma coinvolge anche dinamiche umane e tecniche: "Anche gli ingegneri devono imparare a conoscere un pilota, capirne lo stile, le richieste, le sensazioni. È un lavoro di squadra che richiede tempo, pazienza e continuità" le sue parole a riguardo.
E poi, parlando della SF-25, il britannico ha spiegato come questa macchina richieda un approccio più sofisticato alla guida: "Questa monoposto non si guida solo di riflesso. Devi essere istintivo, ma anche riflettere su quello che fai curva dopo curva. Non puoi semplicemente lasciarti andare. Sto lavorando tanto per trovare il mio equilibrio tra questi due approcci" ha infatti aggiunto rivelando anche che per questo weekend di Miami non sono previsti aggiornamenti tecnici, ma l’obiettivo è estrarre il massimo dal pacchetto attuale.

Infine, Hamilton ha offerto una rara ammissione strategica sulle difficoltà vissute fin qui con la Ferrari nei weekend tradizionali rispetto al format Sprint, spiegando perché a Shanghai le cose abbiano funzionato meglio: "Nella gara Sprint non fai troppi cambiamenti rispetto all'unica sessione di prove libere, l’aspetto positivo infatti è che in quel caso non avevamo cambiato molto, mentre negli altri weekend abbiamo cambiato la macchina dopo le prove libere per migliorarla ma invece l'abbiamo peggiorata" ha difatti confessato il sette volte campione del mondo. Con il ritorno del format Sprint a Miami, Lewis Hamilton spera dunque di replicare le buone sensazioni provate in Cina, confidando che una base tecnica stabile possa favorire performance più consistenti.