La Maserati abbandonata da Fangio rispunta dopo 60 anni in condizioni pietose: non è mai più stata accesa

Nel 1961 la Maserati produsse la 3500 GT Berlinetta, modello di punta per entrare nel mercato delle Gran Turismo. Motore derivato dalle corse, telaio tubolare, 235 CV per una velocità massima di 230 km/h, freni a disco e cambio a cinque marce. Non una supercar da pista, ma una gran turismo capace di macinare chilometri con eleganza e velocità.
Uno degli esemplari fu destinato a Juan Manuel Fangio, cinque volte campione del mondo di Formula 1. Per cinque anni fu la sua auto in Europa: niente status symbol, ma un mezzo da usare e valutare tecnicamente. L'argentino inviava alla casa osservazioni su frizione, sterzo e risposta del motore, trasformando la vettura in un banco di prova ufficioso per il reparto ingegneristico.

La lettera scritta da Fangio mai seguita dai fatti
Nel 1966 Fangio la parcheggiò alla sede Maserati di Modena. Tre anni dopo scrisse in una lettera indirizzata alla casa modenese: "Mi dispiace di averla lasciata in fabbrica per così tanto tempo. La mia intenzione è di recuperarla presto". Quel momento però non arrivò mai.
Solo nel 1979 autorizzò due amici, uno dei quali era Guerino Bertocchi, storico collaudatore Maserati, a ritirarla. La casa però si oppose, consapevole del valore simbolico del mezzo. Ci vollero due anni e l'ok di Alejandro De Tomaso per rilasciarla, nel 1981. Nel bagagliaio, a titolo di risarcimento, furono messi numerosi pezzi di ricambio originali. Pochi giorni dopo, Bertocchi morì e l'auto entrò nella collezione privata del secondo amico, dove non è mai più stata avviata.

Un pezzo di storia intatto ma segnato dal tempo
Oggi la 3500 GT telaio AM 101 1714 è intatta non perché conservata come nuova, ma perché mai restaurata: vernice grigia segnata dagli anni, interni rossi consumati, motore fermo da quando Fangio girò l'ultima volta la chiave. A corredo, un archivio unico con lettere scritte di suo pugno dal cinque volte campione del mondo di Formula 1, appunti, corrispondenza e i ricambi originali forniti dalla Maserati.
La vettura necessita di un restauro completo, ma è completa quasi al 100% e priva di dubbi sulla provenienza. Nel 2019 fu messa all'asta con stima tra 475mila e 540mila euro, ma si fermò a 400mila, restando invenduta. Oggi è proposta a 210mila euro senza targa dalla Scuderia Renania GmbH, lo stesso prezzo di un esemplare in condizioni perfette ma senza una storia simile. Chi la acquisterà non lo farà per speculare a breve termine, ma per riportare in vita un pezzo di storia dell'automobilismo lasciato incompiuto da Fangio.