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La Ferrari chiude il 2020 con risultati superiori alle stime fatte dopo il lockdown

La Ferrari grazie ad un ultimo trimestre da record ha chiuso il 2020 in netto calo rispetto al 2019 ma con risultati superiori rispetto alle stime fatte alla chiusura del terzo trimestre nelle quali si teneva già conto del periodo di lockdown che aveva ridotto sensibilmente produzione (7 le settimane in cui è stata completamente sospesa l’attività) e vendite della casa di Maranello nel primo semestre dell’anno.
A cura di Michele Mazzeo
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La Ferrari grazie ad un ultimo trimestre da record ha chiuso il 2020 in netti calo rispetto al 2019 ma con risultati superiori rispetto alle stime fatte alla chiusura del terzo trimestre nelle quali si teneva già conto del periodo di lockdown che aveva ridotto sensibilmente produzione (7 le settimane in cui è stata completamente sospesa l'attività) e vendite della casa di Maranello nel primo semestre dell'anno. Il Cavallino ha annunciato oggi i risultati preliminari consolidati relativi al quarto trimestre e ai dodici mesi conclusi il 31 dicembre 2020 e questi sono infatti superiori alla guidance fornita dal gruppo alla pubblicazione dei risultati del terzo trimestre.

Le consegne totali effettuate nel 2020 difatti sono state pari a 9.119 unità, in diminuzione del 10,0% rispetto all’anno precedente, ma in linea con la programmazione per il secondo semestre a seguito della sospensione produttiva di sette settimane causata dalla pandemia da Covid-19. I ricavi netti invece pari 3,46 miliardi di euro, in diminuzione dell’8,1% rispetto al 2019.

L'EBITDA (il margine operativo lordo) è stato invece pari a 1 miliardo e 143 milioni di euro, in diminuzione del 10,0% rispetto all’anno precedente, mentre l'EBIT (l'utile prima degli oneri finanziari e delle imposte) pari a 716 milioni di euro, in diminuzione del 21,9% rispetto al 2019. L'utile netto adjusted pari a 534 milioni di euro, in flessione del 24% rispetto all'anno precedente, mentre l'utile diluito adjusted è stato di 2,88 miliardi di euro, in calo del 22%.  Il free cash flow industriale è positivo per 172 milioni di euro.  Presentate anche le prime stime per il 2021 per le quali si specifica però che sono valide a condizione che l’operatività non sia impattata da ulteriori restrizioni dovute alla pandemia da Covid-19.

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