Kimi Antonelli porta i compagni di classe in gita al GP Imola: “E io dormirò nella mia cameretta”

A Imola si corre il settimo Gran Premio del Mondiale di F1, per Kimi Antonelli non è una tappa come le altre. Non può esserlo per lui che, nato a Bologna, vive a mezzora circa dall'autodromo dove tra libere, qualifiche, Sprint Race e gara della domenica proverà a regalare a se stesso, alla Mercedes, alla famiglia, agli amici la soddisfazione di far bene a casa sua. E per l'occasione il giovane pilota della Scuderia tedesca ha voluto con sé anche i compagni di classe dell'Istituto Tecnico Salvemini di Casalecchio di Reno: "Poiché non posso partecipare alla gita della scuola con loro, ho pensato di portarli in pista con me durante il fine settimana".
Il tour dei compagni di classe nel paddock della Mercedes
Detto, fatto. Antonelli ha scattato la foto di rito (lui seduto a terra e tutti il gruppo schierato a semicerchio intorno), s'è concesso un selfie ecumenico (lui in primo piano, sorridente, e l'intera comitiva sullo sfondo, a fare da cornice alla monoposto) e ha fatto da ‘Cicerone' alla comitiva guidandola nel mini-tour dietro le quinte del circuito emiliano. Ha chiesto e ottenuto il permesso di accompagnare i ragazzi nel paddock del suo Team, li ha portati sul suo "posto di lavoro", ha spiegato loro quel che in tv non si vede, cosa comporta l'organizzazione di un Gran Premio (a cominciare dalla logistica fino alla discesa in pista che rappresenta il culmine dell'evento pianificato), ha offerto un'esperienza diretta e una full-immersion in un mondo che finora hanno visto solo da spettatori.
Antonelli fa da guida alla classe: "Ho mostrato il mondo della F1"
"Ho organizzato la loro visita grazie alla Mercedes – ha ammesso Antonelli, parlando nel giorno della conferenaz stampa di presentazione -. Così hanno avuto l'opportunità di vedere coi loro occhi cosa c'è nel nostro mondo e la mia macchina. Non sapevano cosa accade dietro le quinte. È un bel modo anche per restare in contatto con loro, visto che non li vedo molto spesso". Pochi giorni fa, dopo il week-end a Miami tra luci e ombre (prima la pole poi il contatto con Verstappen e la delusione nella mini-corsa), s'era presentato fuori alla scuola a bordo della macchina da sogno (Mercedes AMG GT 63 S) che le Frecce d'Argento gli hanno regalato quale premio d'incoraggiamento per l'ottimo avvio di stagione, oltre ogni più rosea aspettativa. Era andato lì per salutare tutti e fare una promessa (che ha mantenuto): far vedere loro un bolide di F1 da molto vicino.
Le emozioni del GP a Imola: dalla cameretta di casa alla pista
Imola è lì, a portata di mano. È una favola bella che si realizza, una di quelle storie da pizzicotto sulla guancia che vive nella fantasia di una adolescente. "Dormirò nella mia cameretta, a casa con la mia famiglia. Da lì, da Bologna, arriverò direttamente al circuito. È anche il compleanno della mia sorellina, così potrò festeggiare con lei". Perché sì, Antonelli, ha 18 anni e a vederlo sembra solo un ragazzino ma è già adulto abbastanza per condurre una monoposto che va a 300 km/h oltre i confini dei sogni,