video suggerito
video suggerito

Il rabbioso team radio di Hamilton svela il problematico rapporto con Adami: “Basta, e che c…o!”

Il GP di Miami 2025 si è rivelato un disastro per la Ferrari, tra prestazioni deludenti, errori strategici e tensioni interne. Ma a colpire maggiormente è stato l’ennesimo scambio teso via radio tra Lewis Hamilton e il suo ingegnere Riccardo Adami, che mette in luce un’intesa ancora tutta da costruire.
A cura di Michele Mazzeo
59 CONDIVISIONI
Immagine

La gara del GP di Miami della Formula 1 2025 sulla Ferrari ha lasciato il segno, e non in senso positivo. Oltre al pessimo risultato in gara sul circuito della città della Florida e alle incomprensioni sulle strategie di squadra, un altro elemento ha attirato l’attenzione degli addetti ai lavori: il freddo e spesso nervoso rapporto radio tra Lewis Hamilton e il suo ingegnere di pista Riccardo Adami.

Le prime avvisaglie di tensione si erano già viste al GP d’Australia, ma la situazione non sembra essere migliorata nei round successivi. Anzi, nel corso della stagione si sono moltiplicati gli episodi in cui il sette volte campione del mondo ha mostrato segni evidenti di irritazione durante le comunicazioni radio.

A Miami, nel cuore del primo stint, mentre era impegnato in un duello serrato con la Haas di Esteban Ocon, Hamilton ha reagito con rabbia a un messaggio tecnico ricevuto da Adami: "Smettila di parlarmi mentre sono in battaglia, che c…o!", ha tuonato il pilota britannico. Un episodio simile si è verificato poco dopo, in una fase di frenata, con un altro sfogo secco: "Sono in zona di frenata e tu mi parli".

Situazioni simili possono accadere in gara, ma il tono, la frequenza e soprattutto la reazione del pilota indicano un problema di sinergia nel box Ferrari. In Formula 1, il dialogo tra pilota e ingegnere è cruciale per le prestazioni e la gestione strategica del weekend, e la sensazione è che tra Hamilton e Adami manchi ancora la fiducia reciproca necessaria per lavorare al massimo livello.

Un dettaglio apparentemente secondario, ma rivelatore, è il modo in cui Hamilton si rivolge al muretto. Mentre i predecessori Sebastian Vettel e Carlos Sainz chiamavano il loro ingegnere con il familiare "Ricky", Hamilton evita riferimenti diretti, limitandosi a un generico "ragazzi" ("you guys"). Un piccolo segnale, ma indicativo del fatto che il feeling non è ancora nato.

Immagine

Va ricordato che Hamilton è al primo anno in Ferrari, e qualche difficoltà di adattamento è comprensibile. Tuttavia, il fatto che l'inglese abbia già più volte chiesto esplicitamente di non ricevere informazioni nei momenti più concitati della gara, come le frenate o i duelli ruota a ruota, lascia pensare che non si tratti solo di un problema momentaneo.

Le tensioni interne, unite alle prestazioni altalenanti della SF-25, rischiano di trasformarsi in un ostacolo serio per il progetto Ferrari. La squadra di Maranello, già sotto pressione, non può permettersi ulteriori frizioni nei ruoli chiave. E se il rapporto tra Hamilton e Adami non dovesse consolidarsi, non è da escludere che la scuderia possa valutare un rimpasto tecnico per proteggere il suo investimento più importante della stagione.

59 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views