399 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Hamilton sottoposto alla macchina della verità: lo fanno rispondere alla domanda più scomoda

Nel corso di una trasmissione TV il sette volte campione del mondo della Formula 1 Lewis Hamilton ha risposto ad una serie di domande sottoponendosi alla macchina della verità: il pilota Mercedes è costretto anche a rispondere a quella che in questo momento è per lui la domanda più scomoda.
A cura di Michele Mazzeo
399 CONDIVISIONI
Immagine

Il debutto nel Mondiale di Formula 1 2023 non ha riservato grandi soddisfazioni a Lewis Hamilton che nel GP del Bahrain ha dovuto fare i conti con una monoposto che non sembra all'altezza non solo della dominatrice Red Bull, ma anche di Ferrari e Aston Martin. Il quinto posto conquistato nella gara di Sakhir non ha per nulla soddisfatto il sette volte campione del mondo che è rimasto deluso dalla W14 che, salvo totali rivoluzioni, difficilmente gli potrà consentire di centrare quell'ulteriore titolo iridato che gli consentirebbe di staccare Michael Schumacher nella classifica all time e diventare il pilota più titolato della storia della F1.

Un'amara scoperta dunque per il 38enne britannico che potrebbe essere al suo ultimo anno nel Circus. Il suo contratto con la Mercedes scadrà infatti al termine di questa stagione e la trattativa per il rinnovo è appena stata avviata ma è ancora distante dalla conclusione. La casa tedesca vuole ancora averlo come pilota per almeno altri due anni di modo che faccia da chioccia a George Russell e metta la sua esperienza al servizio di una squadra che, dopo aver dominato l'era ibrida della F1, con il ritorno alle monoposto a effetto suolo è andata improvvisamente in crisi; le esose richieste di Lewis Hamilton (che vorrebbe tornare ad essere il pilota più pagato sulla griglia di partenza e assicurarsi già ora un ricco contratto decennale da ambasciatore del marchio) rendono però la trattativa molto complessa.

Immagine

Il britannico, che al momento sembra avere una posizione di forza in questa contrattazione, può infatti far leva sul fatto che qualora non fosse accontentato troverebbe tranquillamente un altro team disposto ad esaudire le sue richieste o che, potrebbe anche ritirarsi, e mettere la sua figura e la sua esperienza al servizio di qualche altro marchio concorrente. Negli ultimi giorni però c'è stato un episodio che potrebbe aver sovvertito gli equilibri di forza della trattativa.

Lewis Hamilton, ospite dell'emittente TV Sky Sport UK, è stato difatti protagonista di un'intervista molto particolare: il pilota Mercedes ha dovuto rispondere ad una serie di domande sottoponendosi alla macchina della verità (un poligrafo che misura e registra diverse caratteristiche fisiologiche di una persona individuando eventuali risposte false o veritiere) e in questa circostanza è stato costretto a rispondere, tra le altre, ad una domanda che, data la trattativa per il rinnovo di contratto in corso, al momento è tra le più scomode tra quelle che gli si possano porre.

Immagine

Dopo una serie di domande soft il presentatore di Sky F1 Simon Lazenby gli ha infatti chiesto se ha intenzione di continuare a correre in Formula 1 fino a quando non vincerà l'ottavo titolo di campione del mondo. Hamilton, titubante, ha risposto con un "" e la macchina ha stabilito che stesse dicendo la verità. È bastato dunque un monosillabo per perdere un po' di forza nella contrattazione in atto con Mercedes: con la sua risposta ha infatti escluso la possibilità di un ritiro a fine stagione per dedicarsi ad altro e ha anche svelato di non avere molte altre chance di andare via da Mercedes dato che i top team (quelli che possono garantirgli di poter lottare per il titolo iridato nei prossimi due anni, cioè Red Bull e Ferrari) hanno tutti i sedili occupati fino alla fine del Mondiale 2024.

Successivamente, un'altra scomoda domanda postagli da Lazenby, gli ha permesso di recuperare, almeno parzialmente, la forza contrattuale persa in precedenza. Rispondendo "No" alla domanda "Hai mai raccontato una bugia al capo del team Mercedes e comproprietario Toto Wolff?" e trovando conferma dalla macchina della verità che non stesse mentendo ha difatti pareggiato i conti sul fatto che quanto detto con l'austriaco in sede di trattativa per il rinnovo del contratto non era un bluff.

399 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views