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Hamilton, stangata dopo il disastro in Olanda: perché è stato penalizzato per il GP di Monza

Il pilota britannico è stato retrocesso di cinque posizioni in griglia per il prossimo GP della stagione. Le motivazioni della sanzione spiegano perché è stato punito: “Non aver rallentato a sufficienza nonostante l’esposizione delle bandiere gialle durante un giro di ricognizione”.
A cura di Maurizio De Santis
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Lewis Hamilton è stato retrocesso di cinque posizioni in griglia per il Gran Premio d'Italia di Monza. Il pilota della Ferrari è stato penalizzato per non aver rallentato a sufficienza nonostante l'esposizione delle bandiere gialle durante un giro di ricognizione, mentre stava raggiungendo la sua postazione prima della partenza. Una sanzione che trasforma in disastro assoluto l'esperienza sulla pista di Zandvoort in Olanda, dove il britannico era uscito quasi subito di scena per essere finito a muro. Nella motivazione del provvedimento preso dai commissari viene sottolineato come in quel punto della pista, prima della gara, erano state effettuate quelle segnalazioni a doppio sventolamento per motivi di sicurezza.

Perché Hamilton è stato punito, la motivazione dei commissari di gara

La relazione dei commissari di gara chiarisce qual è stata la valutazione fatta sul pilota della Ferrari e perché hanno deciso di sanzionarlo in vista della prossima corsa. Non avendo concluso il GP in terra olandese, la decisione non poteva che riguardare l'evento in programma a Monza.

"Data la natura del tracciato, il direttore di gara aveva informato tutti i partecipanti che l'ultima curva prima della pit lane avrebbe esposto due bandiere gialle – si legge nel documento ufficiale della Fia -. Questo per garantire la sicurezza di chi era in griglia e in pit lane".

Hamilton aveva sì ridotto la velocità, ma secondo gli steward non lo ha fatto a sufficiente. La comunicazione del provvedimento è stata tardiva per questioni tecniche e la necessità di reperire tutti i dati necessari. "Il regolamento impone a qualsiasi pilota che attraversi un settore di controllo con doppia bandiera gialla di ‘ridurre significativamente la velocità. Abbiamo esaminato la telemetria disponibile nel sistema Fia. Abbiamo anche chiesto al team di fornirci i dati di telemetria. Tutto ciò ha richiesto del tempo e di conseguenza la decisione è stata posticipata".

Il britannico punito per non aver ridotto abbastanza la velocità

Nel corpo del dispositivo gli steward entrano nel dettaglio, fanno riferimento all'articolo 44.1 e forniscono anche le proporzioni della violazione commessa dal ferrarista. "L'articolo 44.1 impone a tutti i piloti che effettuano più di un giro di ricognizione di percorrere la strada di accesso ai box a velocità notevolmente ridotta". Cosa hanno mostrato i dati raccolti? "Non abbiamo ritenuto che una riduzione di velocità di 20 km/h in un settore con doppia bandiera gialla costituisse una riduzione di velocità significativa. Inoltre, non abbiamo ritenuto che la velocità con cui il pilota è entrato nella corsia di accesso ai box fosse notevolmente ridotta".

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Lewis graziato, ha rischiato una penalità di ben 10 posizioni in griglia

Hamilton graziato. Proprio così, ha rischiato anche una sanzione più pesante ma gli è stata riconosciuta un'attenuante importante. "Le linee guida per una simile infrazione normalmente prevedono una penalità di 10 posizioni in griglia alla gara successiva – si legge ancora -. Tuttavia, dato che il pilota aveva tentato di ridurre la velocità e di frenare prima, abbiamo considerato questo fatto come circostanza attenuante e abbiamo imposto una penalità di cinque posizioni in griglia".

Domenica "dolorosa": punito dopo un GP finito malissimo

Lewis Hamilton non sa dare una spiegazione precisa di cosa gli è accaduto sull'asfalto di Zandvoort. "Non posso dire molto… se non che è molto insolito per me fare questi incidenti e finire subito fuori dalla gara. Non è il massimo… ma è così". Il suo Gran Premio d'Olanda s'è chiuso al 23° giro, quando ha perso il controllo della sua Ferrari in una delle curve sopraelevate del circuito e ha sbattuto con l'anteriore destro contro le barriere. Replay tv, immagini della macchina semidistrutta e "sto bene, ragazzi… ma mi dispiace tanto" nel Team Radio del britannico hanno scandito quel momento "doloroso" per il pilota e per la Scuderia. "La verità è che io stesso non sono sicuro di quel che è successo".

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Errore di strategia o di Hamilton: cosa è successo a Zandvoort

Che sia stato un errore di strategia? Il pilota aveva suggerito un undercut proprio quando l'asfalto si stava inumidendo a causa di qualche goccia di pioggia: voleva anticipare la sosta ai box per avere gomme più fresche e performanti per i giri successivi e liberarsi di Russell ma dal muretto gli hanno comunicato di proseguire. La priorità era concedere un pit-stop a Leclerc così da giocarsi una carta in più nel duello con Isack Hadjar.

Che abbia commesso lui un errore di valutazione e basta? Hamilton non s'è soffermato più di tanto sull'episodio dopo la gara, ma ci ha tenuto a precisare come nella sua carriera situazioni del genere non è quasi mai stato protagonista di incidenti del genere. Cosa è successo davvero? Nemmeno il sette volte campione del mondo sa spiegarlo. "Non ne sono davvero sicuro. Dovrò rivedere le immagini. Mentre salivo sulla sopraelevata, il posteriore è partito e non sono riuscito a recuperare".

Il disastro della Ferrari a Zandvoort, l'ennesimo dopo il flop totale in Cina

Per la Ferrari la tappa olandese s'è rivelata un vero e proprio disastro anche per il ritiro anche di Charles Leclerc, finito in testacoda a causa di un contatto provocato da Kimi Antonelli. Il rookie italiano della Mercedes s'è preso tutta la colpa di quel sorpasso, che ha definito una manovra "esagerata" per aver valutato male sia lo spazio sia il tempo opportuni per effettuarlo. E successivamente si è scusato sia con la scuderia Ferrari sia con il monegasco (frustrato, s'era sfogato nel Team Radio e poi era rimasto per qualche attimo solo e assorto nei suoi pensieri a bordo pista).

È la seconda volta che le Rosse ha visto le sue monoposto uscire di scena, era successo anche nel Gran Premio di Cina ma lì furono vittime di una squalifica post-gara per eccessiva usura del fondo vettura e per aver corso con una macchina di peso inferiore rispetto ai regolamenti.

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