Fernando Alonso sa già chi vincerà il Mondiale F1: “Per il 20° anno non sarà il miglior pilota”

Negli ultimi quindici anni solo cinque volte il Mondiale di Formula 1 è stato assegnato all'ultima gara. Quattro piloti differenti lo hanno conquistato. Per due volte Fernando Alonso è stato beffato. Nel 2010 fu amarissima la sconfitta ad Abu Dhabi, due anni dopo in un'altra gara pazza su Vettel a prendersi il titolo. Dall'alto della sua esperienza il pilota dell'Aston Martin ha risposto su chi vincerà tra Norris, Piastri e Verstappen, senz'altro il preferito dello spagnolo, e lo ha fatto a modo suo con una battuta irriverente.
"Questo accade da 19 anni"
Fernando Alonso in questi anni ha sempre dichiarato la sua stima e il suo affetto per Max Verstappen e senza dubbio tra i tre contendenti è quello che preferisce, considerando pure che con la McLaren non si è lasciato benissimo (dopo entrambe le avventure). A Lando ha mandato un messaggio, lo ha invitato a stare sulla corda ricordandogli cosa gli accade nel 2010 ad Abu Dhabi, quando il terzo incomodo vinse (e lui, Fernando) era il leader prima dell'ultimo Gp.
Verstappen mette pressione ai due piloti Papaya. I mind games sono all'ordine del giorno. L'olandese, quattro volte campione del mondo, ha dichiarato che con la McLaren avrebbe vinto il titolo sicuramente. Questa considerazione è stata posta allo spagnolo che commentandola ha tirato fuori una frasi delle sue: "Se Max non vince il Mondiale avremo un campione che non è il miglior pilota? No, questo ormai accade da 19 anni. Quindi sarà il ventesimo".

"Tutto dipende dalle prestazioni della tua macchina"
Stava scherzando Alonso, ma la battuta è tagliente, se si considera che comunque di Verstappen ha stima massima, a differenza del suo acerrimo nemico Lewis Hamilton e di Vettel, con i quali ha dato vita spesso a delle schermaglie. Lo spagnolo, che ha trascorso anche una serata a Dubai con Jannik Sinner, ha parlato infine dei giochi mentali che possono avere un ruolo nel duello tra Norris, Verstappen e Piastri: “Ci sono sempre e possono essere determinanti. Vedi i tuoi avversari in pista e cerchi di mettere sempre pressione anche nelle libere. Ti vedi nei briefing dei piloti e c'è un linguaggio del corpo diverso per tutti e tre, ma alla fine dipende tutto dalle prestazioni della tua macchina".