La Ferrari torna a casa dal GP dell'Emilia Romagna di Imola con un bottino non esaltante: Charles Leclerc 5° dietro alla Renault di Daniel Ricciardo e all'Alpha Tauri di Daniil Kvyat e Sebastian Vettel 12°, fuori dalla zona punti, dopo una bella prestazione rovinata da un disastroso cambio gomme costatogli oltre 12 secondi (che non ha scalfito però la signorilità del tedesco). Al netto dei progressi fatti vedere con i nuovi aggiornamenti della SF1000 che fanno ben sperare in vista del Mondiale 2021, proprio in virtù del fatto che per quanto visto in pista si sarebbe potuto ottenere risultati migliori, il bilancio della scuderia di Maranello al termine del gran premio di casa non può essere considerato del tutto soddisfacente.

Dello stesso avviso Iñaki Rueda, Head of Race Strategy della Ferrari, che insieme al favorito Laurent Mekies è in lizza per prendere il ruolo di team principal ad interim della squadra del Cavallino nel GP di Turchia a cui non prenderà parte Mattia Binotto. Nel debriefing post-gara, l'ingegnere spagnolo ha difatti evidenziato come, paradossalmente, per Charles Leclerc, 7° in qualifica, sarebbe stato più proficuo partire 11° dalla griglia di partenza di Imola ma con gomme medie (gialle) anziché, come è avvenuto, dalla 7ª casella ma con gomme soft (rosse):

“Dopo la gara è facile rispondere di sì – ha detto infatti lo stratega del muretto Ferrari rispondendo alla domanda se fosse stato meglio tentare di superare il taglio nel Q2 con gomme medie anziché montare le soft – e, paradossalmente, anche se Charles Leclerc avesse ottenuto il massimo possibile, vale a dire quel quarto posto in qualifica che gli è sfuggito per appena 114 millesimi, strategicamente sarebbe comunque stato meglio essere undicesimi e partire con le Medium, come ha dimostrato la gara di Sergio Perez. Però – ha concluso a riguardo Rueda – lo possiamo affermare con certezza solo dopo aver analizzato il rendimento delle varie mescole a posteriori”.

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