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Allarme incendi e aria irrespirabile, a rischio il GP di F1 a Montreal: “Ondata senza precedenti”

Dopo la tappa in Emilia Romagna saltata per gli allagamenti, un’altra catastrofe naturale dovuta al cambiamento climatico può inficiare la disputa del prossimo Gran Premio di F1 in Canada. “Abbiamo problemi con la qualità dell’aria anche a Montreal”.
A cura di Maurizio De Santis
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Un'immagine del circuito di Montreal, il GP del Canada a rischio per gli incendi.
Un'immagine del circuito di Montreal, il GP del Canada a rischio per gli incendi.

La caligine è tale che quasi non si vede nemmeno il sole. È un puntino luminoso rosso dietro una coltre di fumo denso, che brucia in gola. Gli incendi boschivi che stanno devastando la provincia del Quebec, in Canada, mettono a rischio il prossimo Gran Premio di Formula 1 a Montreal. In Emilia Romagna pioggia torrenziale e allagamenti fecero saltare l'appuntamento italiano. Adesso è un'altra catastrofe naturale a incombere sulla disputa della corsa (18 giugno), ancora una volta dovuta ai cambiamenti climatici che impattano sul territorio.

Lì, in quelle zone dove la qualità dell'aria è divenuta insalubre, si trova il circuito che porta il nome di Gilles Villeneuve e nel prossimo week-end dovrebbe – il condizionale è d'obbligo alla luce di quanto sta accadendo – ospitare l'ottava tappa del Mondiale. Lì la siccità, il vento e le temperature elevate alimentano le fiamme che trasformano tutto in cenere lasciando alle spalle uno spettacolo infernale di distruzione. Il primo ministro canadese Justin Trudeau ha descritto questa ondata come "senza precedenti".

Sono 154 al momento i "fuochi attivi", la situazione è davvero critica al punto che François Legault, primo ministro del Quebec, ha chiesto alla popolazione la massima allerta per lo smog, mettendola in guardia anche dagli effetti causati dalla nube acre che si è propagata nell'aria. "Abbiamo problemi con la qualità dell'aria anche a Montreal", ha spiegato ufficialmente. Un dato lo conferma e chiarisce quanto è grave la situazione: in 24 ore è possibile che la popolazione inali sostanze nocive come se aspirasse sigarette. La cortina grigia ha già attraversato il confine canadese, diffondendosi fino alle città nel nord degli Stati Uniti, oscurando perfino il cielo di New York.

L'agenzia meteorologica, Environment Canada, ha aggiunto preoccupazioni ulteriori segnalando come le alte concentrazioni di particolato fine renderanno malsana e pericolosa l'aria, creando una sorta di cappa tossica. Ecco perché la raccomandazione fatta alla popolazione è una sola: limitare al massimo le uscite di casa almeno fino a quando l'allarme non sarà rientrato.

È in questo scenario che s'innestano le perplessità legate all'organizzazione di tutto l'evento della Formula 1. Non c'è per adesso una presa di posizione ufficiale da parte delle autorità né alcuna comunicazione da parte della FIA, nulla che lasci ancora presagire un clamoroso stop al Gran Premio. Ma le immagini che arrivano da quella zona del Canada sono inquietanti.

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