24 Ore Le Mans 2020: vince ancora Toyota. Tra le GT successo per Aston Martin, Ferrari beffate

L’edizione numero 88 della 24 Ore di Le Mans si è conclusa con un finale entusiasmante che ha visto prevalere, nella classe regina (LMP1), ancora una volta la Toyota. La vettura numero #8 sulla quale si sono alternati il giapponese Kazuki Nakajima, lo svizzero Sebastian Buemi e il neozelandese Brendon Hartley è stata infatti la prima a tagliare il traguardo al termine della più prestigiosa gara automobilistica di durata del mondo. Per il pilota nipponico e quello elvetico si tratta del terzo successo consecutivo a Le Mans, mentre Hartley (che quest'anno ha preso il posto di Fernando Alonso) sale a quota due trionfi.
La squadra Toyota ha preceduto la Rebellion #1 di Gustavo Menezes, Norman Nato e Bruno Senna bersagliata dalla sfortuna e che nelle ultime fasi della corsa ha pagato anche alcuni errori commessi dai sui piloti. Gradino più basso del podio per l’altra vettura della casa giapponese contrassegnata dal numero #7 sulla quale si sono alternati il giapponese Kamui Kobayasi, l'inglese Mike Conway e l'argentino José María "Pechito" López. Nella categoria LMP2 il successo è invece andato all’Oreca dello United Autosports con il britannico Phil Hanson, il portoghese Filipe Alburquerque e il britannico Paul Di Resta al volante.

Nelle classi riservate alle Gran Turismo la vittoria è andata invece all’Aston Martin: nella LMGTE-Pro a trionfare è stata la vettura numero #97 di Martin, Lynn e Tincknell, mentre nella LMGTE-Am il successo il successo è andato al team TF Sport di Yoluc, Eastwood e Adam. Le Ferrari dunque perdono entrambi i duelli e chiudono la loro 24 Ore di Le Mans con il secondo posto di James Calado, Alessandro Pier Guidi e Daniel Serra nella categoria Pro e il terzo posto di Nicklas Nielsen, Emmanuel Collard e François Perrodo nella categoria Am. Solo 13ª al traguardo invece la 488 del team Ferrari Corse numero #54, guidata da Thomas Flor, Francesco Castellacci e dall'ex stella della Formula 1 Giancarlo Fisichella.