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Tour de France 2025

Vingegaard umilia Evenepoel a cronometro, il Team radio è mortificante: “Vai! Vai e prendilo!”

Durante la cronoscalata della 13a tappa al Tour de France, Remo Evenepoel ha alzato bandiera bianca. E lo ha fatto nel modo peggiore, venendo umiliato nella sua specialità, la cronometro. Con Vingegaard partito 2 minuti dopo e arrivato prima al traguardo.
A cura di Alessio Pediglieri
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La cronoscalata del Tour de France di venerdì 18 luglio, valida per la 13a tappa, ha regalato momenti unici che vanno ben al di là dell'impressionante prova di forza di Tadej Pogacar, letteralmente ingiocabile. Tra le tante storie parallele, anche quella che ha visto la definitiva implosione di Remco Evenepoel, umiliato nella sua specialità da Jonas Vingegaard che, partito un paio di minuti dopo, l'ha superato poco prima del traguardo dopo averlo puntato nel tratto finale, spinto dal suo Team che via radio lo ha incalzato all'impresa.

Evenepoel molla e crolla nella sua specialità

Remco Evenepoel era già entrato, ripetutamente, in crisi nella prima tappa pirenaica di giovedì, dove è arrivato solitario e battuto sulla cima dell'Hautacam, mostrando tutti i propri limiti in una corsa estenuante come il Tour de France. E non solo per essersi presentato con una squadra, la Soudal Qickstep, evidentemente inferiore alle corazzate UAE Emirates di Pogacar e della Visma | lease a bike di Vingegaard. Perché nella cronoscalata, da sempre pane morbido per uno specialista come il belga, Evenepoel semplicemente ha dimostrato di non averne più, venendo umiliato proprio sulla linea del traguardo.

Tutti i problemi di Evenepoel durante la cronoscalata al Tour

Il belga era scattato da terzultimo, nella classica numerazione alla rovescia rispetto alla classifica generale che si attua per le partenze delle cronometro individuali. Prima di Vingegaard e di Pogacar, rispettivamente penultimi e ultimi al via. Tutti gli occhi erano per lui, tutti lo attendevano coltello tra i denti a recuperare secondi importanti, dando una lezione ai propri avversari nella sua specialità di sempre. E invece, è letteralmente naufragato, intertempo dopo intertempo. Presentatosi con la sua bici migliore per la crono, con un manubrio ultra-basso e le ruote lenticolari, è finito per perdere ripetutamente la traiettoria migliore, ansimare sui pedali, sbagliare il cambio facendo saltare la catena e arrivando in cima senza più fiato.

Vingegaard parte 2 minuti dopo ma arriva prima: "Vai e prendilo!", l'urlo alla radio

La certificazione dell'umiliazione finale è arrivata a circa 50 metri dal traguardo quando alle sue spalle è apparso Jonas Vingegaard, partito con due minuti di ritardo e capace di aver recuperato il gap con una andatura decisamente migliore. Il danese ha messo nel mirino il belga, lo ha puntato, si è gestito e poi ha sferrato l'affondo decisivo, incalzato dal suo Team: "Sei nel punto più difficile del percorso" si sente in una comunicazione radio, "e lo sai benissimo. Spingi su quei pedali! Vai! Vai e prendilo!". Detto fatto: Vingegaard si accoda, affianca e supera Evenepoel a doppia velocità, andandosi a prendere un secondo tempo finale e certificando definitivamente il fallimento del campione belga in questo Tour nel modo più umiliante possibile.

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